Attenzione alla muffa sul cibo, anche se non sempre è tutto da buttare nella spazzatura!

A volte capita che qualche prodotto alimentare, conservato in maniera poco corretta o lasciato per molto tempo nel frigo o nella dispensa, possa presentare quella odiosa patina chiamata ‘muffa’, segnale inconfutabile che quel cibo è andato a male. Ma non sempre le muffe sono pericolose o dannose, pensiamo ad esempio alla penicillina oppure a quelle muffe che si utilizzano per produrre alcuni formaggi come
il gorgonzola. Ve ne sono però alcune che producono micotossine, sostanze tossiche nocive per la salute che possono scatenare disturbi gastrointestinali ma anche creare problemi ad organi come reni e fegato oltre che far comparire asma, riniti e allergie. E’ bene dunque sapere su quali cibi è possibile togliere la muffa consumando il resto tranquillamente e quali invece sono da gettare subito via. I cibi che bisogna gettare via in caso di muffa sono tutti quelli che hanno un elevato contenuto di umidità oppure dalla consistenza porosa. Questi potrebbero infatti essere contaminati anche al di sotto della superficie esterna e dunque contenere micotossine. E sono: – carne – guanciale – salsicce – avanzi di carne cotta – cereali cotti – pasta – formaggi freschi (tipo ricotta e mozzarella)  – yogurt – succhi di frutta – frutta e verdura molto acquose (cetrioli, pesche e pomodori)  – pane e prodotti da forno – frutta secca (molto pericolose le arachidi) – burro.  In caso uno di questi cibi sia contaminato da muffa, chiudetelo subito in un sacchetto e mettetelo fuori dalla portata di bambini e animali. Pulite accuratamente la parte del frigorifero dove poggiava e gli eventuali utensili che sono venuti a contatto con gli alimenti incriminati. Si possono riutilizzare, facendo solo attenzione a togliere via la parte dove si è sviluppata la muffa: – salame e prosciutto – formaggi a pasta dura – frutta e verdura solide come cavolo, carote, ecc. – marmellata (la protegge dalle spore la presenza di zucchero che lega all’acqua). Ma come evitare l’insorgere di muffe?  Conservate in luoghi adatti i differenti cibi e cercate di comprare solo quello che vi serve realmente evitando di accumulare troppo e poi far andare a male. Una volta che avete cucinato del cibo tenetelo ben chiuso in contenitori di vetro e non lasciatelo fuori dal frigo, soprattutto se le temperature esterne sono alte. Gli avanzi andrebbero consumati entro un massimo di 4 giorni per fare in modo che le muffe non possano svilupparsi.

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