Anche Grillo dovrà fare in conti con l’Euro!

di Angelo D’Amore. Le elezioni amministrative hanno dato un responso inequivocabile: i vecchi partiti perdono (a limite tengono in alcune aree del Paese), l’astensionismo aumenta, il Movimento 5 Stelle non è più una meteora. Come al solito nessuno ammette la propria sconfitta, ma cerca di dare le consuete risposte in politichese, sull’interpretazioni dei dati. Finalmente qualcuno inizia a dare al movimento di Grillo qualche riconoscimento, giustificando però tale dato, a volte sorprendente, come una più che scontata disaffezione verso la politica o come una risposta alle proprie frustrazioni dovute alla difficile crisi economica. Nessuno si è reso conto che dietro il faccione di Grillo, si muove un esercito di persone preparate, pulite, oneste, connesse in rete, vogliose di riappropriarsi della politica, vista finalmente come veicolo per il raggiungimento di un obiettivo nobile: migliorare la condizione dei singoli cittadini, salvaguardando il bene comune! Con il M5S, la politica ritorna nelle mani dei cittadini, la democrazia diviene partecipata dal basso, in forma orizzontale. In molti ritengono che il M5S sia pronto anche per accedere in Parlamento, istituzione al momento commissariata e gestita da tecnici che operano segondo i diktat dell’Ue. Di sicuro, l’attuale Parlamento non è più espressione fedele della precedente turnazione elettorale. Troppe cose sono mutate, molti leader hanno visto dissolto il loro carisma. Ma una cosa è gestire l’amministrazione di un piccolo comune, altra è guidare una Nazione, seguendo ciò che l’Europa ti impone. E si, dobbiamo sempre rammentarlo, nonostante l’ascesa dei grillini, domani gli occhi saranno puntati nuovamente sulle Borse e sull’andamento dello spread, variabili sulle quali, al momento, il nostro Paese molto difficilmente può incidere in maniera autonoma.

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