di Giovanni Graziano Manca. Daniele Mammarella è un virtuoso della chitarra acustica e della tecnica esecutiva di derivazione americana del “finger picking” cui però non manca la cognizione più profonda di come e quanto possano coinvolgere l’ascoltatore più esigente le suggestioni e le emozioni che lo strumento di cui così comunemente si serve (Mammarella è anche docente di chitarra moderna) è in grado di regalare.
Pescarese classe 1997, Mammarella qualche mese fa ha sfiorato la conquista del titolo di migliore chitarrista acustico del mondo posizionandosi fra i cinque finalisti dell’ “Acoustic Guitarist of the Year”, concorso promosso dalla rivista “Guitar World”.
Peraltro, con il nuovo album “Moonshine” uscito l’11 di Giugno u.s. Daniele Mammarella conferma di essere strumentista estroso e ricco di inventiva (tutti i brani presenti nell’album sono di propria composizione).
In occasione dell’uscita del precedente lavoro dell’abruzzese, “Past, Present and Let’s hope”, rilevavo come non sia semplice innovare all’interno di un orizzonte musicale che è o è stato lo stesso di straordinari chitarristi acustici d’oltreoceano come Leo Kottke, Peter Lang, John Fahey, Jorma Kaukonen, e cosi via. Confermo qui, estendendolo anche a quest’ultimo suo buon lavoro, il giudizio che a suo tempo diedi del precedente CD: gli amanti della chitarra acustica e della musica americana più tradizionale ascolteranno con grande interesse anche i brani di quest’album.
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