“Adesso basta, non possiamo farci cucinare a fuoco lento, e stare a guardare che si eleggono uno dei loro al Quirinale”. Così tuona il Cavaliere. Se entro tre giorni i dieci saggi nominati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non produrranno nulla, Silvio Berlusconi è pronto a ritirare i suoi uomini e costringere lo stesso presidente a riaprire le consultazioni, viatico quasi naturale per tornare alle urne! Dunque, poche ore e poi il Pdl dichiarerà chiuso il capitolo saggi. Ad Arcore, nel vertice del Partito, Silvio Berlusconi è stato chiaro. Una linea durissima, senza scampo: “Per noi non ha senso proseguire”, le sue semplici parole. Ora, l’azione: ritirare Gaetano Quagliariello e Giancarlo Giorgetti dalla commissione, per sancire l’estraneità di Pdl e Lega all’Operazione-Napolitano. Subito. Ci pensa poi Gianni Letta ad ammorbidire le posizioni del Cavaliere. Anche se la sostanza non cambia: “Prendere tempo è un modo per aiutare il Pd e farlo arrivare compatto all’elezione del prossimo capo dello Stato”. Silvio Berlusconi ha fissato per venerdì l’ultimo giorno utile: se non cambia nulla, si va allo scontro. Insomma per il Pdl o si fa il governissimo o si va dritti, dritti a nuove lezioni!
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