Tremila forconi, per il momento, posson bastare!
Certo sarà un’impresa ardua “resistere”, dal momento che il tricolore non suscita più le stesse emozioni che scorrevano nelle vene dei nostri padri costituenti: oggi il motore di tutto è soltanto il soldo.Tuttavia c’è ancora chi non si piega, chi non si arrende, chi non molla e continua a battersi e a lottare per un mondo migliore. Scende in piazza pacificamente a manifestare il proprio dissenso nei confronti di “chi comanda” e di “chi decide” delle sorti di un intero Paese: “datemi un forcone e vi solleverò le chiappe da quelle maledette poltrone sulle quali siete incollati!”. Questo è il disperato grido dei contestatori. Gente normale, gente comune che solitamente non ha voce, ma che è terribilmente esasperata nel dover subire passivamente l’arroganza, e lo strapotere di una classe dirigente che fino ad oggi non ha saputo fare altro che ingrassare il proprio portafoglio fregandosene di tutto il resto.
E così la protesta monta, dilaga, cresce: gli italiani di tutte le estrazioni sociali – piccolissimi imprenditori, contadini, operai, impiegati, pensionati, studenti, disoccupati, sfrattati e indigenti – non sono più disposti a subire le continue vessazioni da parte di una casta ladrona come o più di prima, ma serva fedele e schiava ubbidiente agli ordini della Troika, che ha svenduto all’Europa dei mercati la sua gente! L’Italia onesta e per bene non ne può più di questa classe dirigente che ha distrutto il ceto medio, impoverito un intero popolo massacrandolo di tasse ed espropriandolo della sovranità nazionale!
I forconi sono il simbolo del malessere diffuso e del disagio sociale, la rabbia nei confronti di chi non è più in grado di assicurare un presente dignitoso, un futuro migliore e che sta sperperando quel poco di buono che nel passato era costato a tutti noi lacrime e sangue!E come la storia insegna, i movimenti spontanei nati dall’esasperazione della gente qualunque sono destinati a crescere. Le masse imbufalite, prima o poi, si lasciano sempre sedurre da un leader – ce n’è sempre uno pronto a cavalcare la collera dei disperati – e allora si salvi chi può, perché le masse inferocite, ma guidate, sanno dove andare e come fiumi in piena travolgono tutto e tutti!
Quando in ITALIA vengono pestati italiani nelle carceri, in strada,...non mi sembra ci sia una levata di scudi. Siamo messi…
x Paracelsus99 - ma il ragazzo torturato è un italiano, se tu puoi vuoi girarti dall'altra parte e guardare altro....…
Ci siamo scandalizzati per come in Ungheria è detenuta la Salis, ma in America non va certo meglio: una vergogna!
...e noi Italia stiamo facendo la stessa fine degli Usa e getta!!!
In questi giorni abbiamo letto sui giornali e visto in televisione una cosa raccapricciante, cioè un giovanotto italiano, uno studente…