Vacilla la leadership di Matteo Salvini.

Salvini resiste, ma vacilla! La sua leadership traballa non solo nella Lega per mano di Giorgetti e dei Governatori leghisti, ma pure nella coalizione di centrodestra laddove la Meloni fa tuoni e fulmini. Molto probabilmente saranno le prossime elezioni amministrative a sciogliere ogni riserva su Salvini e a dire se sarà sempre il ‘Capitano’ il leader dei leghisti e del centrodestra.

Intanto Matteo Salvini, para i colpi, rimarca la linea della sua Lega e replica a tono al suo vice Giancarlo Giorgetti, tra scintille e distinguo. Così smonta l’endorsement a Carlo Calenda – il candidato sindaco che potrebbe vincere a Roma se intercettasse i voti della destra in uscita, secondo i pronostici del ministro leghista dello Sviluppo economico – e ricorda che è Enrico Michetti il nome scelto dalla coalizione per il Campidoglio. Lui “ha la competenza per ripartire dalle periferie, e non dai salotti di Calenda”, dice caustico Salvini in tv.
Tensione alta pure con i Governatori del Nord, che sposano la linea prudente del governo sulle nuove aperture e capienze per sport e spettacolo. Più impaziente il segretario, che invoca: “Apriamo tutto” perché “se il green pass ti rende sicuro e puoi andare allo stadio e al teatro, puoi farlo a piena capienza”, è il suo ragionamento. Sotto pressione e accerchiato da più fronti, il ‘Capitano’ prova a tenere insieme un partito sempre più in fermento, che oscilla tra incredulità e irritazione. A fare da detonatore è stata ieri l’intervista alla Stampa di Giorgetti. Il ‘Capitano’ invece le liquida così: “Non ho molto tempo per leggere le interviste”. E chiude anche all’ipotesi di Mario Draghi al Quirinale che Giorgetti ha ‘candidato’ di fatto, e che porterebbe dritti a elezioni anticipate.

Insomma, nel partito di Via Bellerio si consumano ormai prove tecniche di scontro, in attesa della resa dei conti che potrebbe arrivare con il test delle amministrative di domenica e lunedì, anche se il match maturerà fra due settimane con i ballottaggi.

In più c’è da gestire la ‘grana’ di Luca Morisi, l’ex guru della campagna social della Lega e braccio destro di Salvni, indagato per detenzione e cessione di droga. Salvini difende ancora l’amico che “ha sbagliato” e che quindi deve pagare, e distingue tra chi si droga e chi spaccia: «Per me chi vende droga, vende morte. Su questo spero che nessuno abbia dubbi: chi consuma droga sbaglia, va aiutato e curato. Ma tirare in ballo il discorso politico, che non c’entra nulla con il partito, è un attacco gratuito alla Lega a cinque giorni dal voto, Stanno imbastendo un processo politico contro la Lega, è surreale.
Chi vende droga, soprattutto ai ragazzi, deve andare in galera perché vende morte. E io finché campo mi opporrò a uno Stato che pensa di legalizzare e liberalizzare le droghe. Poi se uno sbaglia risponderà a se stesso. A me sembra surreale che ci siano giornali che stanno imbastendo un processo politico a me e alla Lega sull’errore eventuale privato di una persona . La cosa vera è che io mi opporrò a qualsiasi referendum che legalizza le droghe. Ci sono 100 parlamentari di Pd e M5S che propongono di coltivarsi la droga a casa…ma vi rendete conto? Follia».

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6 Responses

  1. laura t. ha detto:

    Morisi e credibilità a picco. Rischio débâcle alle comunali. Dal 4 ottobre Salvini deve cercarsi un lavoro. E nella Lega c’è aria di congresso…

  2. Flavio Ezio ha detto:

    SALVINI ha fatto di tutto per darsi la zappa sui piedi.
    Era Ministro dell’INTERNO ha gettato la carica ed ha sbagliato.
    Con una portinaia a citofonare ma che senso ha.
    In campagna elettorale perenne.
    SALVINI doveva stare al Ministero Interni, parlare molto meno e fare, fare , fare

  3. Valentina CT ha detto:

    Caso Morisi: Oltre i Piddini e i 5stelle “godere” delle disgrazie di Matteo Salvini, sotto i baffi se la godono pure i suoi alleati del centrodestra: mors (Morisi) tua, vita a mea.

  4. Fede'77 ha detto:

    Caso Morisi, è ormai in atto il “trattamento Salvini” sfruttando lo scandalo che ha travolto il suo braccio destro per rubargli voti a Milano, Roma, Napoli, Torino, ecc, ecc.
    Ma Salvini ce l’ha duro e resisterà anche a questo attacco!

  5. loZio ha detto:

    Oggi come oggi la politica non esiste più. E i politici sono come la carta igienica: USA & GETTA!

  6. Alex ha detto:

    Caso Morisi: più che una inchiesta, a me pare un agguato. Nonostante gli appelli della Cartabia e alcuni punti della sua riforma, la giustizia continua a essere in questo Paese una arma impropria al servizio di pochi .

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