100 euro in busta paga a chi ne guadagna fino a 1.500 al mese!

“Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo.”. Lo afferma Matteo Renzi. Il premier va dritto e rapido per la sua strada e promette cento euro in più in busta paga a chi guadagna fino 1.500 euro netti al mese! Il taglio del cuneo fiscale andrà a vantaggio soprattutto, se non quasi esclusivamente, dei lavoratori con il taglio dell’Irpef. Lo scopo di Renzi è quello di rilanciare i consumi, sostenendo che difficilmente chi guadagna 1.200-1.300 euro al mese lascerà in cassaforte i 100 euro in più. Per Renzi, insomma, mettere più soldi in busta paga è il miglior modo per far ripartire l’economia e anche la produzione industriale. E se le imprese non avranno molti soldi in questo primo giro, otterranno però quelle riforme e quelle semplificazioni, soprattutto fiscali, che chiedono ormai da moltissimo tempo. Compreso l’avvio della riforma della giustizia, a cominciare da quella civile. E poi via alla campagna “fisco amico”, con la dichiarazione dei redditi precompilata e inviata direttamente a casa dei lavoratori dipendenti, e poi subito la legge elettorale che porta al ballottaggio e impedisce larghe intese e giochini da prima Repubblica, e riduce il potere dei partitini, e poi 10 miliardi di euro in tre anni per mettere in piedi le scuole, e poi l’assegno di disoccupazione che arriverà con un ddl che impone la riorganizzazione degli strumenti di ammortizzazione sociale, e poi… ‘favoriscano signori e signore’… Matteo Renzi ha una soluzione per ogni problema, e senza scalfire di mezzo punto percentuale la ‘sacra regola del 3%’ sul deficit/Pil. 
Ma i soldi dove li và a prendere? Occhio al portafoglio e speriamo bene!!! 
Fondamentalmente quel che “preme al premier” è tener botta al MoVimento5Stelle: “Piaccia o non piaccia si è capito che siamo veramente messi all’ultima chance e che la politica o cambia se stessa o l’antipolitica ci porta via tutti. Io rischio l’osso del collo perché o cambio il Paese o vado via. In questo momento a lottare per ridurre numero e costi dei politici c’è il Pd ma Grillo non c’è. Non è un caso che molti nel M5S stanno cercando di scappare… “.

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