Venezia non è solo “acqua alta”. Capita anche il problema inverso: la città lagunare è alle prese con una bassa marea eccezionale, con i canali interni all’asciutto, ridotti a stradine melmose, le barche in secca, le fondamenta dei palazzi in vista. Un fenomeno piuttosto comune in questo periodo dell’anno, quando l’alta pressione ‘schiaccia’ la laguna, portando la marea su picchi negativi. Si sono raggiunti i 66 centimetri sotto il medio mare, un livello problematico per la navigabilità dei rii più piccoli, che finiscono in secca. Alcune linee di vaporetti del servizio pubblico che coprono la rete interna sono state dirottate sul Canal Grande, che resta perfettamente navigabile. Le difficoltà alla navigazione iniziano già quando la bassa marea raggiunge i -60. Il record di marea “al contrario” risale al 1934, con -121 centimetri.
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