Una pensione dignitosa.

In questo grande paese si trovano i soldi per tutti, per Zelensky, per la Siria e la Turchia, per il reddito di cittadinanza, per i bonus, per le pensioni baby, per gli stipendi d’oro, per i giocatori e i cantanti, per il ponte sullo Stretto, per la Tav, per la Rete, per i migranti, per chi è andato in pensione con soli 18 anni di contributi e per chi c’è andato con il retributivo a 65 anni, ecc, ecc, ma per i prossimi pensionati i soldi non ci sono e i tempi dell’età pensionabile si allungano sine die, grazie alla Fornero e alla sua ‘riforma’ che a chiacchiere nessuno vuole, ma che ancora resta lì…

Eppure i prossimi, futuri, pensionati, di oggi e di domani – oltre che a pagare regolarmente tasse e balzelli fino all’ultimo centesimo – continuano a versare i loro bravi contributi previdenziali all’Inps.

E allora come mai i soldi non ci sono per garantire una pensione dignitosa e una uscita dal mondo del lavoro ancora in piedi, sulle proprie gambe, e non in posizione… orizzontale?

Non si può tenere un anziano inchiodato sul posto di lavoro fino a 70 anni e un giovane disoccupato a gigioneggiare col reddito di cittadinanza!

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