Un problema di antica data, il sovraffollamento delle nostre carceri.

di Antonello Laiso. Il problema è di antica data e per tale merita quella dovuta e continua attenzione mediatica affinché altri sforzi vengano fatti alla sua risoluzione ,parliamo del sovraffollamento carcerario.

Il decreto del Ministro Severino molti anni fa ed in continuazione quello del Ministro Cartabia hanno solo in parte ed in misura non più del 30% modificato in meglio una situazione che sembrava peggiorare di anno in anno ma tali sforzi devono essere completati per quell’optimum che fa onore alla nazione e che L’Europa ci impone come dettame di civilta’ e paragone con le sue carceri.

Quell’efficace e semplice decreto cosiddetto svuota carceri approvato dalla ministro Severino e ripreso ora dalla Ministra Cartabia e’ un efficace e semplice mezzo per diminuire quel sovraffollamento carcerario da sempre noto nella maggior parte delle carceri Italiane.

Non si tratta come si  potrebbe pensare dalla parola che i detenuti vengono rimessi in libertà ma di particolari condizioni di agevolazione per gli ultimi anni da scontare o per i primi anni da fare in caso di particolari condanni brevi non oltre i quattro anni accedere a semilibertà e detenzione domiciliare da valutare.

E’ noto che il grado di civilta’ di una Nazione si misura anche dalla vivibilita’ nelle carceri e alle conseguenti condizioni di vita che si deve trascorrere in queste strutture  le quali sono quel mezzo di rieducazione per il reinserimento nella maggior parte dei casi di coloro che hanno commesso un delitto nella societa’.

Ben conosciamo da tempi remoti che le nostre carceri non rispondono di gran lunga a quella capienza e tolleranza necessarie ad una vivibilità dovuta  per le quali ogni detenuto e’ costretto a vivere, quel diritto di pari obbligo di un detenuto non puo’ essere sotteso come non lo e’ stata quella condanna avuta da scontare.

Le norme varate in tal senso allo sfollamento carcerario non devono essere viste quindi  con quella maliziosa remora politica di qualche partito da contraltare a qualcosa di utile  strumentalizzando un qualcosa di  efficace a costo zero ovvero più facilita’ a pene domiciliari e/o in strutture sociali controllate lavorando.

La civilta’ di una Nazione che appartiene all’Europa non può piu permettere quegli sconci che conosciamo anche per  quegli agenti carcerari spesso stressati poiche’  spesso in misura minore al numero  rispetto a quella  maggiore misura dei detenuti.

Chi ha gridato allo scandalo con l’approvazione dei decreti Severino prima e Cartabia oggi dovrebbe invece scandalizzarsi per quelle condizioni di detenzione spesso in una cella per quattro vi sono sei sette detenuti.

Lo scandalo non e’ quello della facolta’ quando prevista dalla legge e dal Magistrato a quelle misure di alternative allo stare in carcere ma e’ quello materiale e concreto che vediamo nei report televisivi con i nostri occhi, le condizioni delle nostre carceri se ce ne fosse bisogno parlano da sole, le strumentalizzazioni sono facili per far politica, i fatti son ben diversi e sono solo  quei fatti che creano quell’ affidabilità e credibilità di una Nazione.

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4 Responses

  1. Antonello Laiso ha detto:

    Grazie a tutti.
    Scrivo quello che sento non perché fa notizia.
    Antonello Laiso

  2. Licia Co ha detto:

    Complimenti per l’impegno sociale dimostrato nel trattare una problematica sottaciuta in questa vergognosa campagna elettorale da tutti i partiti! Bravo Antonello, ti leggo sempre molto volentieri!

  3. Gennaro Auriemma ha detto:

    Antonello predilige temi sociali importanti da sempre prestando attenzione nel tempo a ciò che è stato fatto o non fatto.
    Complimenti

  4. Tommy ha detto:

    S sono aggiunti gli EXTRACOMUNITARI, i nostri non bastavano!!!

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