Un governo morto ancora prima di nascere.

di Maria Pia Caporuscio. Sarebbe ora che qualcuno scriva la parola fine su questa sorta di castigo cui è sottoposta la popolazione italiana, specialmente da quest’ultimo parto gemellare di governo. Un governo morto ancora prima di nascere. Questi politici non hanno per davvero nulla a che spartire con la politica, sono degli arrivisti nati dal nulla e portati nelle alte sfere dello Stato, da un individuo che doveva circondarsi di esseri mediocri e manipolabili, da gestire a piacimento. Questa gente che da quasi venti anni tiene in ostaggio il Parlamento, costretto ad occuparsi di un individuo che tutto avrebbe potuto fare, tranne il capo di governo.
Un avventuriero che ha occupato le istituzioni di questo paese per assicurarsi l’immunità e sfuggire alla giustizia per i tanti reati commessi, oltre che arricchirsi facendo lievitare i profitti delle sue aziende, proprio mentre tutte le altre fallivano. Purtroppo con le sue balle spaziali è riuscito a convincere quella parte della popolazione più sprovveduta e disinformata, ottenendone il consenso. Il danno arrecato al nostro paese è incalcolabile sia dal punto di vista economico, che morale, sociale e civile. Un esempio nefasto per le giovani coscienze, l’affermarsi di una sottocultura devastante, un arretramento morale e culturale disastroso, con l’impoverimento sotto tutti gli aspetti della nostra società. Non basteranno cento anni per riportarla ai livelli raggiunti prima della sua entrata in politica. Ora questi esseri si sono tolti la maschera, dimostrando apertamente quali erano le ragioni per le quali si trovavano ad occupare le poltrone del Parlamento: esclusivamente per difendere gli interessi del loro signore e padrone! Questi spergiuri (avendo giurato sulla Costituzione di servire il paese nel rispetto delle regole), hanno fatto esattamente il contrario, ossia piegare le leggi e sottometterle a questo signore. Quindi più che politici agivano in realtà come guardie del corpo, non sono mai stati al servizio del paese che li pagava, ma al servizio di questo tizio e ciò è ampiamente dimostrato anche nel ricatto di far cadere il governo, che osa rispettare le regole della Costituzione. Fa rabbrividire il pensiero di aver avuto alla direzione del nostro paese e per quasi venti anni, questa miserabile congrega. Ora abbiamo la conferma che non gliene è mai fottuto un tubo delle sorti del paese, ma solo quella di salvare le chiappe al loro totem. Lasciarli andare indisturbati non è possibile, per venti anni hanno percepito indebitamente uno stipendio dalla Stato, quando dovevano essere pagati dalla persona alle cui dipendenze lavoravano. E dunque questa gente deve essere costretta a restituire tutti gli stipendi, con relativi interessi indebitamente percepiti, nonché l’interdizione a vita dai pubblici uffici. Il nostro non è un paese da operetta ma un paese serio, ed è ora che chi di dovere se ne faccia carico!

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