Un Angelo Digitale.
di Daisy Raisi. Siamo nella Milano del 2031, il cinquantaduenne Stefano Baroni imprenditore del settore Information Technology, è un padre e un marito splendido, oltre a essere decisamente realizzato sotto il profilo professionale. In più, il potere non l’ha corrotto, è moralmente integro, in controtendenza rispetto a una società in pieno degrado.
Del resto, Un Angelo Digitale non è una lettura per pigri, obbliga i neuroni a un lavorio incessante e rappresenta una vera e propria piacevole sfida per quanti non posseggano approfondite conoscenze di informatica e nuove tecnologie.
Un Angelo Digitale non è solo un thriller di buon livello, ma si distingue perché offre spunti di riflessione sul valore ultimo della morte, sull’immortalità e le sue conseguenze, sul progresso scientifico come arma a doppio taglio, sui legami familiari che sopravvivono oltre il piano fisico, sull’etica molto discutibile di certe corporazioni, su una società allo sbando, in cui “l’intelligenza, la fantasia e la genialità possono essere oscurate dalla prepotenza e dall’astuzia”.
Quando in ITALIA vengono pestati italiani nelle carceri, in strada,...non mi sembra ci sia una levata di scudi. Siamo messi…
x Paracelsus99 - ma il ragazzo torturato è un italiano, se tu puoi vuoi girarti dall'altra parte e guardare altro....…
Ci siamo scandalizzati per come in Ungheria è detenuta la Salis, ma in America non va certo meglio: una vergogna!
...e noi Italia stiamo facendo la stessa fine degli Usa e getta!!!
In questi giorni abbiamo letto sui giornali e visto in televisione una cosa raccapricciante, cioè un giovanotto italiano, uno studente…