UE, dUE pesi e dUE misure: “La Francia può sforare il 3%. L’Italia No”!?

di Redazione. “La Francia può sforare il 3 per cento, l’Italia no”!? Figli e figliastri di una stessa Europa? Due pesi e due misure?
Sembrerebbe proprio di sì, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate da Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici: “Parigi può sforare il 3 per cento. Il superamento della soglia del 3% del rapporto deficit/Pil nel 2019 per la Francia se ci riferiamo alle regole può essere concepibile in via limitata, temporanea e straordinaria”. Ma non per l’Italia. E ha specificato: “Ogni parola conta: l’eventuale superamento del 3% non dovrebbe estendersi per due anni consecutivi, né superare il 3,5% in un anno”. In particolare Moscovici ha detto che le misure annunciate dal presidente Emmanuel Macron sono “indispensabili per soddisfare l’urgenza del potere d’acquisto”. E la nostra “Manovra del popolo” col reddito di cittadinanza e quota 100, nooo!? Trattamento di favore per la Francia? No, risponde il commissario: “Non c’è indulgenza, queste sono le nostre regole e nient’altro che le nostre regole”, ha detto, negando di voler fare “come se ci fosse da un lato una eccessiva severità e dall’altro non so quale lassismo”. Il confronto con l’Italia, ha precisato, “è allettante ma sbagliato perché le situazioni sono totalmente diverse”, ha detto ancora Moscovici, osservando che “la Commissione europea ha monitorato il debito italiano da diversi anni” e non lo ha “mai fatto” per la Francia.
Insomma, c’è chi può sforare e chi non può. E noi italiani, col cappio al collo del debito pubblico che stringe sempre di più, non possiamo!?

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