Torniamo ad essere umani. Torniamo al socialismo.

di Maria Pia Caporuscio. Analizzando dove le politiche liberiste stanno trascinando l’umanità, urge che i responsabili ne riconoscano il fallimento. Questo sistema di capitalismo sfrenato, disumano e senza regole deve essere messo alla gogna. Una società non si può reggere né tanto meno concepire, sulla base delle diseguaglianze sociali, come loro punto cardine. Non si può più sostenere la giustezza di questo tipo di “economia” basato sullo sfruttamento dell’intera umanità a beneficio di pochi. Questo sistema si è rivelato un vero e proprio cancro e come tale deve essere estirpato. Il capitalismo nato per arricchire i ricchi dallo sfruttamento dei poveri, è degenerato al punto da mettere a rischio non solo l’umanità ma l’intero pianeta.
Gli attuali capitalisti non si sono limitati allo sfruttamento dei lavoratori, ma sfruttano e violentano il nostro pianeta con una cementificazione selvaggia e insensata, inquinando i fiumi, i mari e l’aria che respiriamo, fino a provocare catastrofi che non siamo in grado di prevenire. Una follia collettiva arrivata al punto di sterilizzare la terra con gli ogm impedendo la nascita spontanea dei frutti necessari a sfamare gli esseri umani, affinché siano costretti ad acquistare i semi manipolati da questi esseri, per arricchirsi ulteriormente. Capitalisti disumani e governanti incapaci stanno provocando l’apocalisse dell’umanità. Non esiste opposizione contro questi dannati dopo che con i mezzi che avevano a disposizione, sono riusciti a cancellare il sistema socialista, capace di opporsi a questa demoniaca forma di sopraffazione. Socialismo significa eguaglianza e per questi signori la parola “eguaglianza” rappresenta una bestemmia. Mai come adesso è necessario ricostruire una sinistra capace e forte per fare muro contro questi, che a ben ragione vengono definiti “squali”. La prova della loro ferocia l’hanno dimostrata, la crisi che stiamo subendo è frutto dell’aumento enorme delle diseguaglianze su scala globale, di cui queste iperdiseguaglianze sono il risultato del finanza-capitalismo a cui strutturalmente tende, soprattutto per via di una mancata resistenza al suo agghiacciante corso. Per combattere le diseguaglianze si impone un altro pensiero politico. Diseguaglianza non significa cancellazione delle differenze, differenze che non vanno misurate col denaro ma sono di genere, di cultura, di opzioni di vita, differenza che è uno dei presupposti della libertà. Ora tocca a noi difenderci e uscire da questa gabbia, siamo chiamati noi ad insorgere contro chi ha inteso appropriarsi delle nostre vite, siamo noi che questo sistema intende schiavizzare. Non basta alzare la voce, non bastano le proteste di piazza, occorre tornare al sistema opposto al capitalismo che era il Socialismo. Necessita combatterli con le stesse armi: creare una forza socialista, riabilitando il socialismo disintegrato da questi nemici dell’umanità. Il socialismo è il solo antidoto al veleno che ci stanno propinando e questo si può ottenere solo unendo le forze di quella parte della popolazione onesta, dando vita ad un partito socialista, che sia per davvero di sinistra.

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