TFR: i cittadini aspettano due anni, i parlamentari incassano subito!

di Riccardo Fraccaro, M5S. Mentre gli italiani alle prese con la crisi, la disoccupazione e le pensioni da fame devono aspettare due anni per ricevere il trattamento di fine rapporto, gli onorevoli già pieni di privilegi possono incassare subito la liquidazione. Non bastano indennità, rimborsi e vitalizi che costano 300 milioni di euro l’anno, gli onorevoli prendono anche la buonuscita e possono riscuoterla senza attese o addirittura in anticipo.
Assegni d’oro fino a 250mila euro, tutti esentasse! Una vergogna che solo il MoVimento 5 Stelle vuole cancellare. I deputati possono andare in banca e ritirare soldi a pronta cassa, naturalmente a spese dei contribuenti: godono infatti di un’apertura di credito che gli consente di intascare anche domattina, con la garanzia fideiussoria della Camera, circa l’80% dell’assegno previsto per la fine del mandato. Nel 2013 i cittadini hanno speso 30 milioni di euro per gli assegni di fine mandato degli onorevoli. Tutti soldi esentasse, che vengono corrisposti secondo condizioni di vantaggio che non trovano riscontro nell’ordinamento esterno e si aggiungono al malloppo già incamerato dalla casta. Un privilegio sconcertante, tanto più che i partiti negano ai cittadini persino i diritti fondamentali. Con la penultima legge di stabilità, approvata dal Pd, i tempi per ricevere il Tfr si sono allungati fino a oltre 2 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Se l’importo supera i 50mila euro non viene erogato per intero ma a rate e, per finire, la “buonuscita” dei cittadini è soggetta ad una aliquota salatissima che arriva al 27%.

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