Tennis. 21 Slam per Rafael Nadal. Ritratto di un essere sovrannaturale!

di Alberto Sigona. Il tennista maiorchino, dopo 13 anni, torna a vincere l’Open d’Australia, ergendosi a 21 successi nel Grande Slam: superato il record di 20 condiviso dai due mostri sacri della racchetta, Roger Federer e Novak Djokovic!

Rafael Nadal è molto più di un grande atleta. È molto più di uno strepitoso campione. È molto più di un fuoriclasse leggendario del tennis. Il maiorchino rappresenta qualcosa di sovrannaturale. Egli incarna colui che trascende l’umanità. Egli effigia una sorta di sconosciuta essenza extra-antropomorfa che per qualche oscuro motivo – come un autentico moto perpetuo – si rinnova di giorno in giorno, di mese in mese, di anno in anno, conseguendo l’immortalità. Nadal è proprio così: immortale. Ed invincibile.

Rafa Nadal, da terraiolo a intelligente: mister 21 Slam è diventato più  tattico di Federer e Djokovic: «Ma non ho segreti»- Corriere.itSvariate, infinite volte lo abbiamo visto in piedi sull’argine del trapasso, o disteso ad osservare l’abisso della propria carriera, in procinto di eclissarsi per sempre, per scomparire fra i flutti tempestosi del futuro inesplorato. Per poi vederlo puntualmente risorgere dalle proprie ceneri, liberandosi dalle catene dell’oblio e dalla pulviscolo del dimenticatoio, ricomparendo in carne ed ossa più forte e possente di prima, riportando le lancette del tempo al punto di partenza, riavviando il nastro della cronaca e la pellicola della storia. Elevandosi fra le sfere celesti dell’eterna età.One win away from historic Grand Slam 21: Rafael Nadal to Australian Open  final | Marca

Ogni partita, ogni torneo, per il tennista iberico penetra in una dimensione che esula dal semplice atto sportivo, come se in palio vi fosse non soltanto una vittoria ma anche l’attività perpetua dell’anima. Il tutto sovente pare trasformarsi in un lotta anormale contro l’insormontabile, in una sfida all’utopia, in cui la sconfitta non è mai contemplata, anche quando la missione di vita sembra sfuggirgli di mano e l’alito vitale inizia a reclamare il meritato riposo. Anche quando gli stessi dei dell’olimpo si apprestano a spostare altrove le proprie attenzioni. Australian Open, Djokovic e Federer incoronano Rafael Nadal – .Ma lui è proprio in quei momenti tragici, in cui lo spirito pare disperdersi fra i cunicoli spazio-temporali dell’oscurità, che riprende improvvisamente ed inspiegabilmente la vitalità smarrita, rimpossessandosi della sua energia ascetica che gli permette di sovvertire il fato, raggiungendo quell’entità sacra agli altri sconosciuta. E così, quando le campane a morto iniziano a riecheggiare nell’aere, ecco arrivare l’ennesima vittoria. Un altro avversario viene domato. Il destino destituito. L’imponderabile umiliato. Ed il ciclo vitale si rinnova ancora una volta. Sino al prossimo match. Sino alla prossima sfida. Sino al prossimo trionfo. Sino all’esaltazione eterna…

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