Tax day. Imu e Tasi vergogna d’Italia!

L’Italia muta e rassegnata si mette in fila e paga dazio! La tassa sulla casa è uno di quei balzelli che punisce oltremodo chi nella vita ha fatto grandi sacrifici per comprare quattro mura, ma così fan tutti i governi: vanno a pescare denari laddove sono certi di trovarli e Renzi non è da meno! Aveva promesso, se non altro per rendere il boccone meno amaro ai contribuenti, di unificare in un unico tributo Tasi e Imu, ma neppure quella promessa è riuscito a mantenere! Per arrivare alla local tax dovremo aspettare l’anno prossimo, se tutto va bene. Per quest’anno i proprietari di casa dovranno ancora fare i conti con il micidiale binomio Imu-Tasi.
La magra consolazione è che almeno modalità e gettito delle due imposte dovrebbe essere invariato e quindi la scadenza del 16 giugno non dovrebbe creare altre complicazioni oltre quella di come fare per arrivare a fine mese!
Ma come si calcola l’acconto della Tasi e quello dell’Imu? Il primo versamento a meno di sorprese verrà calcolato utilizzando le aliquote del 2014. Il conguaglio, previsto per il 16 dicembre – per l’anno in corso non ci sarà l’appuntamento in ottobre o altre scadenze intermedie –  dovrà avvenire con le nuove aliquote che dovrebbero essere contenute nella delibera del comune in cui sorge l’immobile per cui si deve pagare l’imposta. Così domani è l’ultimo giorno utile per il pagamento della prima rata del 16 giugno di Imu e Tasi. In mancanza di una local tax che unifichi le due imposte (che potrebbe arrivare nel 2016), varranno gran parte delle regole dello scorso anno. Ecco tutte le informazioni utili per la prima scadenza del 2015.
Chi paga Imu e Tasi –  L’imposta municipale deve essere corrisposta dai proprietari di seconde case e di prime case di lusso (A/1, A/8 e A/9). Si considera abitazione principale, la casa utilizzata come dimora abiturale dal possessore e dal proprio nucleo familiare a condizione che vi risiedano anagraficamente. Oltre alla prima casa, sono esenti dal pagamento Imu anche i terreni agricoli per imprenditori agricoli e coltivatori diretti e tutti i terreni che si trovano in comuni montani. La Tasi deve essere corrisposta per prima e seconda casa. Nel caso di casa in affitto l’imposta deve essere divisa tra proprietario e in una percentuale tra il 10 e il 30% dall’inquilino.
Mesi di riferimento Imu e Tasi –  Le imposte devono essere corrisposte in proporzione ai mesi di possesso nell’anno solare di riferimento e alla quota posseduta. Se ad esempio si è acquisto un immobile ad aprile 2015, le tasse si devono calcolare da aprile a dicembre dell’anno di riferimento. Deve essere considerato per intero il mese in cui il possesso si è protratto per almeno quindici giorni
Base imponibile Imu e Tasi 2015 – Per quanto riguarda la base imponibile, in entrambi i casi si parte dalla rendita catastale, rivalutata dell 5% e moltiplicata per il coefficiente (che varia a seconda della tipologia immobiliare). Ci sono dei casi particolari in cui sono previste agevolazioni, ad esempio la base imponibile è ridotta del 50% per i fabbricati di interesse storico o artistico
Calcolo Imu e Tasi – Per il calcolo dell’acconto, in caso di mancata delibera entro il 16 giugno, si applicano le aliquote relative allo scorso anno. Si deve tener conto delle opportune variazioni (rendita catastale, acquisto di un nuovo immobile). Le due rate di acconto e saldo devono essere di pari importo.
Aliquote Imu e Tasi – L’aliquota di base per l’Imu è il 7,6 per mille e il Comune ha facoltà di ridurla fino al 4,6 per mille o aumentarla al 10,6 per mille. Per quanto riguarda la Tasi, l’aliquota di base è dell’1 per mille, con un massimo del 2,5 per mille. Anche per quest’anno è garantita la facoltà dei Comuni di aumentare l’aliquota dello 0,8 per mille arrivando ad un massimo di 3,3 per mille e 11,4 per mille.
Metodo di pagamento Imu e Tasi – Imu e Tasi potranno essere versate con bollettino postale o con il modello F24. In quest’ultimo caso, sarà necessario inserire il codice tributo nella sezione “Imu e altri tributi locali”.

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