Stop alle domeniche gratis nei musei italiani? Sì per i turisti. No per i residenti.

È sbagliato “abolire gli ingressi gratis ai musei, le prime domeniche del mese” come si accinge a fare il ministero dei beni culturali? Non del tutto.

Infatti, è impensabile che milioni di stranieri, e perché no anche di turisti italiani, che vengono a visitare il Belpaese possano entrare gratis nei musei e nei siti archeologici, concentrando le loro presenze nelle città d’arte soltanto nella prima domenica del mese. È, invece, sbagliato far pagare il biglietto d’ingresso anche ai residenti quando, invece, per loro i musei dovrebbero essere gratis tutti i giorni dell’anno. L’arte italiana, infatti, è cultura, è sapere, è conoscenza, alla stessa stregua della letteratura e della scienza. La consapevolezza del patrimonio artistico, delle proprie origini, della propria storia, della propria civiltà è per sua natura formativa e patrimonio degli stessi abitanti della città dove tali opere vengono custodite. Pertanto, è dovere di qualsiasi governo aprire i musei ai cittadini residenti. Ma perchè le biblioteche sono forse a pagamento? No! E allora perché i romani, ad esempio, possono leggere gratis, presso la Biblioteca Nazionale, le carte autografe e le prime edizione di testi cardine della letteratura novecentesca, dal manoscritto della Pioggia nel pineto di d’Annunzio alle prime stesure di Ragazzi di vita e Una vita violenta di Pasolini, e devono pagare il biglietto alla Galleria Borghese per vedere il David del Bernini?

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