Stop al Reddito di cittadinanza. Proteste a Napoli.

di Attilio Runello. A seguito del decreto con cui questo governo ha ridotto il numero dei percettori del reddito di cittadinanza si assiste a una levata di scudi dell’opposizione e a delle manifestazioni dei diretti interessati in particola davanti all’Inps di Napoli.

Le proteste riguardano anche la poca chiarezza dell’iter da percorrere per ottenere un mini reddito sostitutivo di 350 euro per dodici o diciotto mesi.

In realtà quando il reddito di cittadinanza è nato era abbastanza chiaro che era un accompagnamento alla ricerca di lavoro e che la durata massima sarebbe stata di tre anni.

Ma come si sa in questo paese le disposizioni che forniscono dei vantaggi da parte della pubblica amministrazione ai cittadini concesse in modo temporaneo finiscono grazie ad apporti vari per diventare definitive.

E quindi che i percettori del reddito di cittadinanza sperassero che diventasse definitivo ci può stare.

Bisogna però tenere presente che senza essere i facilitatori che dovevano aiutare i percettori di reddito a trovare il lavoro – e che dovrebbero aver perso il lavoro – costatiamo che almeno nel nord Italia in molti alberghi ed ospedali le occupazioni meno qualificate sono state ottenute da extracomunitari – evidentemente in regola.

In Svizzera una catena di ristoranti italiana cerca persone da inserire come camerieri, barman, pizzaioli, chef con uno stipendio equivalente a quattro mila euro al mese.

La Pubblica amministrazione in questi ultimi anni ha assunto decine di miglia di persone con concorsi di ogni tipo. Molti a tempo indeterminato, alcuni a tempo determinato. Molti prevedono una notevole preparazione in materie giuridiche, una laurea e sono molto qualificati. Altri sono rivolti a persone cui è richiesta la licenza media.

È vero, tutto ciò richiede una disponibilità a spostarsi, a dover trovare una casa in affitto in altri posti a stare lontano da amici e parenti.

Il paese dovrebbe fare di più per creare posti di lavoro anche nel sud Italia che rimane con un alto tasso di disoccupazione.

Ma di fronte ai  migranti che per una vita migliore affrontano viaggi in mano a trafficanti, rischiando la vita in mare, arrivando in Italia per poi in migliaia affollarsi alle frontiere fra il nostro paese e la Francia, la Svizzera, e l’Austria che cosa dobbiamo dire? Se ci sono posti di lavoro che se li prendano.

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5 Responses

  1. NA ha detto:

    Che a Napoli s’incazzino è normale… come andare in moto senza casco o comprare a metà prezzo una stecca di marlboro

  2. Alice.it ha detto:

    A che vale andare a lavorare se poi lo Stato di paga ugualmente per restartene comodamente sul divano?

  3. V.F. ha detto:

    Prima che fosse introdotto il reddito di cittadinanza nessuno moriva si fame, adesso che non c’è più perché dovrebbero crepare di inedia tanti meridionali?

  4. fox ha detto:

    Il reddito di cittadinanza ha solo incentivato il lavoro nero.

  5. Francesco mv ha detto:

    il reddito di cittadinanza è totalmente fallito. Così è rimasto per quello che è: un gigantesco voto di scambio, calcificatosi in una elefantiaca prebenda assistenzialista. E in una pericolosa arma di ricatto.

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