Statali senza contratto e senza soldi!

Il Governo se ne frega della Corte Costituzionale, eludendo la sentenza di giugno 2015 sull’incostituzionalità del blocco dei contratti dei lavoratori pubblici. Palazzo Chigi se ne infischia di milioni di lavoratori che, nonostante i tagli orizzontali alla spesa e non agli sprechi della casta, sono il motore, la testa e le gambe, delle più importanti Amministrazioni del Paese, quelle che garantiscono il funzionamento della scuola, degli ospedali, della sicurezza, della giustizia, del fisco, dei servizi e delle funzioni essenziali al funzionamento di uno stato democratico!
E’ ridicolo che nella legge di stabilità 2016 il governo abbia provveduto ad uno stanziamento virtuale per il rinnovo dei contratti pubblici di appena 10 euro lordi al mese, mentre i sindacati ne chiedono 150. Entrambe le proposte sono a dir poco oscene, un’offesa alla dignità di più di tre milioni di lavoratori pubblici e delle loro famiglie, alle prese ormai da circa un decennio con il blocco dei contratti e con le retribuzioni dimezzate dal passaggio dalla Lira all’Euro. Una situazione di una gravità estrema che mette in discussione gli equilibri ed i contrappesi posti a presidio della democrazia dai nostri padri costituenti. 

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