Oro, argento e mattone delle famiglie finiscono sul mercato per fronteggiare la crisi!

Gli stipendi e le pensioni sono sempre quelli del 1999! Quelli dimezzati dall’euro e profondamente svuotati nel loro potere d’acquisto dal mancato adeguamento al caro vita. E a poco, a molto poco, serviranno quegli ottanta euro promessi da Renzi per il 27 maggio! Intanto, lavoratori e pensionati, per far fronte alla crisi mettono mano ai risparmi e se hanno finito pure quelli svendono i gioielli di famiglia: oro, argento e mattone! Per sbarcare il lunario sono sempre di più gli italiani che decidono di mettere sul mercato la propria abitazione. Se poi ad essere svenduta è la prima o la seconda, quella che magari si trova al mare o in montagna, questo dipende solo dallo stato di crisi delle finanze domestiche di ognuno di noi! Così capita che molti anziani vendano la nuda proprietà della propria abitazione, una formula che consente loro di pagare le bollette, le medicine, la badante e di aiutare il figlio disoccupato, mantenendo comunque la proprietà dell’appartamento fin tanto che ci vivono, come pure capita che molte coppie più o meno giovani siano costrette a svendere l’appartamento appena acquistato per ripiegare su qualcosa in affitto di più accessibile della rata del mutuo o peggio ancora tornano nella nuda proprietà dei genitori anziani! Per molti italiani proprietari di casa è proprio questo il modo migliore per affrontare le spese che diventano sempre più elevate, magari a causa di un imprevisto legato alla perdita del lavoro o al taglio dello stipendio. Succede così che l’offerta di case in vendita aumenta, anche perché – secondo le rilevazioni della Banca d’Italia sui bilanci 2012 – le famiglie italiane complessivamente hanno investito nel mattone 5.125 miliardi di euro. E in tempi in cui si è in cerca di liquidità vendere la seconda casa è il primo passo che si fa per correre ai ripari. Però, c’è un altro problema: ma, al giorno d’oggi, chi compra?

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