Sono andati a votare solo pochi intimi. Il 60% degli elettori ha preferito astenersi!
Come ormai accade da molte tornate elettorali a vincere è stato nuovamente l’astensionismo.
Il 60 per cento degli italiani non crede più a questa politica e ai suoi leader e preferisce restarsene a casa disertando le urne, piuttosto che turarsi il naso e andare a votare il “meno peggio”!
Tant’è che il partito di maggioranza assoluta di questa tornata di ballottaggi è in modo inconfutabile l’astensionismo.
Un dato che deve far riflettere gli addetti ai lavori e che dovrebbe allarmare tutti i partiti, anche quelli che cantano vittoria.
Basti pensare solo a Roma dove il neo Sindaco del Partito Democratico, Roberto Gualtieri, è stato eletto dal 60 per cento di quel 40 per cento di romani che sono andati a votare e che quindi, a fatica, riesce a rappresentare se stesso, i suoi parenti e familiari, gli addetti ai lavori, i suoi amici e gli amici degli amici.
Un mea culpa grosso come una casa dovrebbero, invece, intonare Salvini e la Meloni che per guadagnare una manciata di voti dai “No Vax” e dai “No Pass” – i cui voti sono tra l’altro tutti da dimostrare – hanno rinunciato a centinaia di miglia di voti di cittadini delusi dai loro modi e dalla loro maniera di affrontare la pandemia.
Alla luce di questi risultati dove ha vinto l’astensionismo, le forze politiche hanno il dovere di dare una risposta a chi non crede più nella politica e ai partiti come entità in grado di dare una soluzione ai loro problemi!
Un fatto è certo: i neo Sindaci rappresentano soltanto una esigua minoranza della cittadinanza. D’altro canto l’Italia tutta, non è forse governata da chi non ha preso neppure un voto?
Negli ultimi tre mesi abbiamo assistito a dei fenomeni che hanno probabilmente cambiato per sempre la storia della Repubblica italiana e il sistema fondato sul parlamentarismo. In questi ultimi tre mesi è emersa improvvisamente una rabbia e uno scontento senza precedenti nei confronti della democrazia parlamentare. La spia di questo divario ormai incolmabile tra popolo e classe politica si è avuta con le elezioni amministrative nelle quali la percentuale dei votanti è scesa abbondantemente sotto il 50%. Il popolo si è trovato di fronte ad una evidenza lampante. Non ha alcuna importanza quale partito esca dalle urne in questo momento perché la politica che esso porterà avanti sarà sempre e soltanto quella decisa dai veri padroni della democrazia che si trovano dietro le quinte.
Fanny Lignai.
La lettura di queste ore del @pdnetwork “si vince mettendo tutto insieme da Conte a Calenda” non mi convince affatto. Il dato di queste elezioni è la scomparsa politica del M5S e la sconfitta della destra sovranista. Occorre rompere le alleanze con le forze anti sistema.
FI e LEGA hanno stretto un abbraccio perdente col PD, in cambio di un ministero.
In ITALIA il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio, non sono eletti dal POPOLO ma scelti dai Partiti. Questa è una grave stortura che andrebbe eliminata. Che senso ha trovarsi personaggi non Eletti a guidare il Paese. Una democrazia incompleta.