Quirinale, il sondaggio di Pagnoncelli: dopo Draghi gli italiani scelgono Berlusconi.
Il sondaggio di Nando Pagnoncelli per la corsa al Quirinale: al primo posto c’è Mario Draghi con il 30% delle preferenze, a seguire c’è Silvio Berlusconi con il 14%.
Poi distaccata, al 7% troviamo Liliana Segre, al 6% Marta Cartabia, e poi ancora al 3% Elisabetta Casellati e Dario Franceschini. AL 2% Pierferdinando Casini e all’1% Marcello Pera.
Da sottolineare che il 34% degli intervistati non si è espresso.
I numeri, quindi, parlano chiaro: dopo Mario Draghi, gli italiani vogliono Silvio Berlusconi come successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Il sondaggio andato in onda ieri sera a DiMartedì, su La7, ha fatto saltare sulla sedia Alessandro Di Battista: “Questo è un Paese che evidentemente non si salverà mai, colui che pagò Cosa nostra potrebbe andare al Quirinale e prendere il posto di un presidente della Repubblica a cui Cosa nostra ha ammazzato il fratello”.
Quindi Bruno Vespa lo stuzzica: “C’è una sentenza definitiva?”, ma Di Battista insiste: “Berlusconi non mi ha mai querelato, l’ho sempre detto”.
Sarà pure un sondaggio, ma tant’è. Subito dopo Mario Draghi, c’è Silvio Berlusconi il secondo nella classifica dei più graditi al Quirinale dagli italiani.
Landini, il ‘Bonus Befana’ e le responsabilità del Sindacato.
Pensioni. Il Sistema Contributivo andrebbe applicato anche ai pensionati di ‘ieri’!
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Dobbiamo tenerci ancora il vecchio ‘ferribotto’!
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Suviana: dolore e rabbia, ma mai rassegnazione per le morti bianche.
La VOGLIA di QUIRINALE fa cambiare idea a Berlusconi sul reddito di cittadinanza: «Sì al reddito di cittadinanza, aiuta i poveri. I soldi finiti a dei furbi che non ne avevano diritto sono poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che il reddito ha finalmente sanato»!!??
Condivido la tesi di Flavio Ezio: Il presidente della repubblica lo deve scegliere l’elettorato e non i partiti con le loro manovre di corridoio.
Il Presidente della Repubblica lo devono scegliere gli ELETTORI questo in una vera democrazia, la nostra ormai è una farsa