Siria: ammazzatevi pure, ma non col gas!

In Siria i morti, prima e dopo il presunto uso dei gas chimici, non si contano più. Francia, Inghilterra e Stati Uniti, già scaldano i motori della loro potente macchina da guerra, preparando una dura azione punitiva contro il regime di Damasco, accusato di aver oltrepassato la ‘linea rossa’ usando micidiali armi chimiche contro ribelli e popolazione civile. L’Occidente, consumistico e sprecone, sempre più affamato di ‘oro nero’, ma garante della democrazia mondiale e paladino in modo del tutto autoreferenziale di pace e libertà soprattutto per quelle popolazioni del pianeta che calpestano un sottosuolo ricco di giacimenti, non vede l’ora di cannoneggiare quei territori per poi presentare il conto della ‘buona democrazia’ portata fin li coi caccia bombardieri. Francia, Inghilterra e Stati Uniti hanno già l’elmetto in testa, ma prima di alzarsi in volo su Damasco attendono il report degli ispettori Onu sull’uso di armi chimiche: un crimine inaccettabile e che non può essere tollerato dalla comunità internazionale. L’Italia, invece, temporeggia, nel disperato tentativo di capire come funziona un F35. Mosca e Pechino tirano il freno e fanno sapere: “è imperativo che gli Usa e i Paesi che la pensano come loro si astengano da qualsiasi avventato intervento armato e lascino le Nazioni Unite giocare la loro parte nel decidere come agire”. Insomma l’Occidente è pronto all’ennesima ‘missione di pace’, ma prima di scatenare il finimondo, attende il pretesto giusto. E l’uso di armi chimiche contro la popolazione civile siriana sembrerebbe una ragione più che valida per sganciarci su una buona manciata di bombe! Insomma, se da quelle parti continuavano a scannarsi all’arma bianca o a sfinirsi a forza di calci e pugni, per Obama, Cameron e Hollande andava bene, ma ammazzarsi col gas, no! Non è tollerabile da parte delle democrazie occidentali.

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