Siamo fuori dal tunnel el el el…

Siamo fuori dal tunnel el el el… Non è la canzone di Caparezza, ma sono le parole che il premier Mario Monti ha usato parlando della crisi: “Noi e l’Ue siamo alla fine del tunnel. La spending review non è una nuova manovra. I compiti non finiscono mai, come gli esami. Lo scenario peggiore che voglio esorcizzare sarebbe quello delle elezioni che si tengono sì a scadenza naturale, ma a cui si arrivasse senza una riforma della legge elettorale e in un clima di disordinata rissa tra partiti”, ha precisato il Professore. Bisogna “seguire il monito del capo dello Stato. Se si arrivasse alle elezioni senza la riforma della legge elettorale in un clima di rissa tra partiti, la combinazione di queste cose darebbe ai cittadini italiani la sensazione che la politica ha fatto grandi sforzi per sostenere questo governo ma non ha fatto i compiti in casa propria nel senso delle riforme da fare”, ha detto il premier. Per Monti, se questo dovesse accadere, “i mercati internazionali sarebbero legittimati a nutrire scetticismo su quel che succederà dopo questo Governo”. E per questo si dovrebbe “seguire il monito del capo dello Stato a fare la riforma elettorale e a rendere esplicito l’impegno a voler proseguire con la disciplina di rigore indicata dall’Europa”. E a chi gli chiede se e con chi intenda scendere in campo in vista delle prossime elezioni risponde… pacatamente, serenamente, laconicamente: “Sto diminuendo coscientemente la mia sensibilità uditiva a questa domanda”.

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