di Pier Giorgio Tomatis. “Sei un razzista”. Alzi la mano chi non ha mai sentito dire questa frase in vita sua. In televisione, sul web, nella vita di tutti i giorni, questa tiritera ci viene propinata in continuazione senza che possiamo soffermarci a riflettere, a pensare che l’uso di questi termini è spesso improprio se non usato a sproposito. Il vocabolo “razzista” identifica quella persona o quel gruppo di persone che anziché considerare l’Umanità unica
e indivisibile pensa che vi siano sostanzialmente 4 differenti razze di uomini: i neri, i caucasici, i pellirosse e gli asiatici. Anzi, a dirla proprio tutta, il famigerato “razzista” non solo divide l’umanità in quattro parti ma è convinto che una di esse (la propria, ovviamente) sia superiore geneticamente alle altre. Il razzismo, come spiegato, è tutt’altra cosa dal punto di vista meramente linguistico anche se da quello pratico una differenza non esiste. Così come il razzismo è una forma becera di prevaricazione e va condannato. Anche l’intolleranza deve seguire lo stesso trattamento. Solo, dovremmo imparare ad usare i termini corretti che la grammatica italiana ci propone. Spesso e volentieri i due vocaboli sono considerati identici, come l’uso fa supporre, ma così non è. Il razzismo è una delle forme più alte di intolleranza così come lo è il sessismo, il terrorismo religioso, il teppismo da stadio, l’odio verso tutto ciò che è diverso, ecc. Come ogni tipologia di sentimenti negativi è la paura (in questo caso dell’altro) a manovrare le azioni del razzista.In funzione di questo doveroso chiarimento, viene da sé che insultare un ebreo o un meridionale o un livornese o un cristiano o un milanista o un animale non è un episodio di razzismo ma un increscioso atto di intolleranza. Così come accade per l’intollerante. La paura stessa non è un emozione negativa perché ci permette di vivere cercando di rischiare il meno possibile, tuttavia, è importante (se non fondamentale) che non sia essa a guidare ogni nostra azione. Per il feroce razzista è così e anche per il becero intollerante. Vogliamo anche noi farci dominare così? Chissà ma intanto impariamo a parlare e a scrivere correttamente in italiano. Non si sa mai…
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…