Se Roma affonda, l’Italia muore!

I romani che hanno votato i 5stelle, riponendo nel MoVimento l’ultima speranza per salvare Roma dal disastro, per mettere alla prova questi ragazzi in vista delle elezioni del prossimo Parlamento e poi affidargli il governo del Paese, stanno alla finestra a guardare, frastornati, preoccupati e impotenti, ieri come oggi, la raffica di dimissioni della giunta Raggi così come nel recente passato hanno assistito ai ben più drammatici e rovinosi disastri prodotti dalle amministrazioni sia di destra che di sinistra, né più e né meno. Il timore, del tutto fondato, non solo dei romani ma di tutti gli italiani è che “se falliscono pure i 5stelle” allora è proprio la fine! D’altro canto credere che governare, amministrare e soprattutto bonificare la Capitale di un Paese sbracato fosse una passeggiata, era a dir poco azzardato, quanto illusorio. Nessuno ha la bacchetta magica, quindi ci vuole pazienza, ci vuole fiducia e tempo per ristabilire i giusti equilibri: non si possono pretendere i miracoli da un Sindaco, quando neppure i Santi ne fanno. Roma è lo specchio del Paese: difficile da governare, impossibile da amministrare soprattutto quando ti ritrovi tutti contro: opposizione, media, lobby, insomma tutti! Adesso l’errore da evitare è di mettersi contro anche i propri eletti, elettori, sostenitori e simpatizzanti: il rischio sarebbe quello di creare le famigerate “correnti” anche all’interno del M5S e quindi che il MoVimento diventi un partito come tutti gli altri. Per contro, rimarrà, comunque, deluso chi ha pensato di mandare la Raggi allo sbaraglio nel tentativo di screditare il M5S e di fare incetta di voti alle prossime elezioni politiche. Chi ha votato M5S lo ha fatto perché nauseato dalla politica e dai partiti. Chi ieri ha votato M5S lo rivoterà anche domani alle politiche, ma solo se riuscirà a governare bene Roma. Dacchè, se la Raggi dovesse fallire, quei milioni di elettori dei 5stelle non cambieranno certo casacca, ma andranno ad ingrossare le fila del ‘partito del non voto’: una valanga di italiani delusi e scontenti che si appresta drammaticamente a diventare il partito di maggioranza assoluta di questa Italia senza né capo né coda!

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