Sanremo, quando è un milionario a fare la morale…

Sanremo 2017. Su quel palco, dove il più sfigato che ci sale sù guadagna almeno dieci volte lo stipendio di un normalissimo lavoratore italiano, si è consumato l’ennesimo attacco al leader della Lega Nord per aver definito “una cosa indegna” i 650mila euro del cachet di Carlo Conti. Ma da quale pulpito è partita la predica? Nientepopodimenoché da quel Maurizio Crozza che era stato ‘paparazzato’ con la sua Audi R8 V10 coupé, una vettura non proprio da proletario e inadeguata a chi si erge a fustigatore degli usi e costumi italiani, il cui costo supera i 210mila euro!
Comunque, ieri sera, nel corso della prima serata del festival di Sanremo, Crozza non ha mancato di lanciare in diretta i suoi strali contro Matteo Salvini riprendendo le solite battute trite e ritrite, che ormai non fanno ridere più nessuno, come “Ma che lavoro fa?”, “È pagato dall’Europa per dire che usciamo dall’Europa”, “Io darei il suo stipendio ai terremotati” …e via dicendo. Una polemica strumentale e priva di qualsiasi motivazione satirica o comica, che ovviamente è stata subito rilanciata dai media pronti a trovare un appiglio per gettare discredito sul leader leghista. Il costoso e stucchevole carrozzone sanremese si è così ancora una volta trasformato in un veicolo di propaganda politica. Crozza ha ritenuto necessario difendere Conti dagli attacchi di Salvini sul compenso per il Festival, e ha pensato bene di farlo rispolverando i soliti luoghi comuni. Ovviamente, il comico ha anche specificato che lui – a differenza della De Filippi, che presenta gratis la kermesse canora, e da buon genovese – al denaro ci tiene eccome: “Io col c…o che lavoro gratis!”, ha infatti sottolineato col… gesto dell’ombrello! Il segretario della Lega, che aveva definito “una cosa indegna” i 650mila euro del cachet di Carlo Conti, gli ha prontamente replicato: “Non so a voi ma a me Crozza non fa più ridere… Milionari che fanno la morale: tristezza”. Ora, Crozza, comico è comico, genovese è genovese, ricco è ricco, ma non è che sta pensando anche lui di emulare l’impresa di Beppe Grillo, lasciare il palcoscenico e scendere in campo, magari con un “Movimeto a 5 Palle”?

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