Rigopiano, il bilancio finale è di 29 vittime.

Sotto il Corno Grande del Gran Sasso d’Italia, dopo giorni di infaticabili ricerche, di scavi a mani nude, di turni senza tregua, di lacrime e sudore, di tanto dolore e altrettanta rabbia, resta sepolta anche l’ultima speranza di poter tirare fuori una vita umana da quella maledetta valanga della morte.
Purtroppo i Vigili del fuoco hanno terminato il loro lavoro tirando fuori da quel groviglio di macerie, neve, tronchi d’albero e detriti, i corpi senza vita delle ultime vittime. Nelle ultime ore l’unico obiettivo rimasto a chi stava scavando senza sosta da giorni, era quello di trovare prima possibile tutti i corpi sepolti sotto la neve e le macerie, per chiudere finalmente la macabra conta delle vittime, restituire i corpi alle famiglie e abbandonare prima possibile quella montagna piena di dolore. Alla fine sono 29 i morti di questo tragico bilancio che ha così scritto la parola fine alle ricerche dei soccorritori dopo una settimana esatta dalla valanga che ha travolto tutto e tutti, ma non la sete di verità e di giustizia di parenti, amici, conoscenti delle vittime e di tutti gli italiani. Tutti aspettiamo fiduciosi che emergano da quel che resta dell’hotel Rigopiano le dirette responsabilità, ma anche la forza di trarre insegnamento da una tragedia che poteva e doveva essere evitata da chi di dovere. Oggi è un giorno triste e lì, sul luogo della strage, resta soltanto un mucchio di macerie, un monumento all’orrore.

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