Fermiamo la dittatura dell’Europa e dell’€uro!

di Maria Pia Caporuscio. Hanno cambiato nome ad ogni cosa: la guerra è diventata pace, la povertà progresso e la dittatura globalizzazione. Il significato vero della globalizzazione non è affatto un progresso (come ci viene venduto) ma esattamente il contrario. Chi ha guadagnato da questa cosa non è certo la classe lavoratrice ma le banche mondiali, le multinazionali e la casta.
Ad essere globalizzata è stata la sete di potere e la famelica fame di soldi del capitalismo finanziario, realizzando così il loro eterno sogno di disintegrare le nazioni e schiavizzare le popolazioni di tutto il globo. Cedendo la sovranità politica e monetaria i capi di Stato hanno venduto ai banchieri (ossessionati dai soldi) la vita dei cittadini e della nazione che dovevano governare, ottenendo in cambio la cancellazione della civiltà (raggiunta dopo secoli di storia) e lo strangolamento della classe lavoratrice. Gran parte dei lavoratori si sono ritrovati senza lavoro e chi è rimasto, costretto ad accettare una situazione terribile: aumento dell’orario di lavoro, un salario ai limiti della sussistenza, senza regole, senza più un sindacato cui rivolgersi, senza protezione contro gli infortuni, senza il benché minimo diritto e la possibilità per il datore di lavoro di licenziarlo senza giusta causa. Al contrario i datori di lavoro non rispettano più niente, neppure le più basilari norme ambientali e i rifiuti industriali vanno a finire direttamente nei fiumi e nelle falde acquifere. Chiediamoci se davvero i tagli agli stipendi, alla sanità, all’istruzione, alle pensioni rappresentano un progresso per i cittadini. I lavoratori europei dovevano essere un esempio per le popolazioni meno sviluppate come i cinesi, gli indiani, eccetera, dove i lavoratori vivono peggio dei neri d’America al tempo della schiavitù. Invece è la vecchia Europa ad aver preso a modello le condizioni di vita dei lavoratori di questi paesi, riportando indietro di secoli la civile Europa! E che dire del massacro della nostra meravigliosa agricoltura? Ci costringono a pagare il triplo la porcheria imbottita di pesticidi che impuzzonisce i nostri mercati, proveniente da migliaia di chilometri mentre le nostre eccellenze vengono buttate nelle discariche per la disperazione dei poveri agricoltori, che dopo averla curata tutta la vita, ottengono questi bei risultati. Un governo che si piega a questo scempio non è degno di esistere! Non si possono curare gli interessi degli altri uccidendo i propri! Ma dove ce l’hanno il cervello nel fondo schiena? E dove avrebbero studiato economia nelle stalle con gli asini? Economia significa il contrario di spreco e mandare le merci a spasso per il mondo, inquinando di anidride carbonica anche il pianeta non è solo uno spreco, ma un crimine. Dovremmo pretendere una legge che vieti il trasporto di prodotti alimentari da un continente all’altro. Dovremmo pretendere una carbon tax che calcoli la distanza da cui provengono le merci perché non è sostenibile che si debbano comprare prodotti provenienti dall’altro capo del pianeta e distruggere i prodotti a chilometro zero. Questo succede anche perché il carburante usato dalle grandi navi che trasportano i container non viene tassato in nome del libero commercio. Le persone sane di mente (che per fortuna sono la maggioranza) devono cercare un modo per porre fine a questa follia che ci impone Bruxelles, per cui dobbiamo buttare il latte che producono le nostre mucche per comprare quello in polvere dalla Germania, buttare le splendide arance di Sicilia per comprare quelle spagnole. Questo non è solo assurdo è pazzesco: che senso ha comprare un chilo di ciliegie molli, insapore e avvelenate da pesticidi provenienti dal Cile al prezzo di diecimila lire? Forse che in Italia non se ne trovano oppure per compiacere questi criminali dobbiamo buttare la roba buona e nutrirci di rifiuti? Questa gente che pretende di governare il mondo in questo modo è da rinchiudere in un manicomio con indosso la camicia di forza!

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