Renzi si è ripreso il Pd, ma ha perso il Paese!

Come da copione Matteo Renzi ha stravinto le inutili primarie del Pd. Inutili, perché non c’è stata competizione: i due competitor per la segreteria Pd non sono dei leader. Inutili, perché chi è andato a votare lo ha fatto per non perdere poltrone, sedie e sediole occupate oggi e promesse domani ai renziani. E poi un dato su tutti: la stragrande maggioranza degli italiani il 4 dicembre si è espressa contro le riforme e le politiche economiche e sociali del governo-renzi, e solo il 70% dei ‘milleottocentocinquanta’ Piddini che si è recato alle primarie crede ancora
in Matteo Renzi e soprattutto confida di essere nuovamente confermato nelle liste elettorali che il segretario neo eletto dovrà stilare prima per le amministrative e poi, non sappiamo ancora quanto poi, per le politiche! Un fatto, però, è certo, domenica è morto il PD ed è nato il PDR, il Partito Di Renzi! Quel 70%, al netto degli scissionisti, di fatto ha consegnato a Matteo Renzi il controllo assoluto del partito, più di quando lo ha lasciato – ma solo per finta – qualche mese fa! In ogni caso, Matteo Renzi, ha il sapore di una minestra riscaldata. La sua inaffidabilità è stata smascherata (“Io non sono come tutti gli altri politici, io se perdo vado a casa”), la sua invincibilità smentita (ha perso il referendum sulle trivelle – anche se non è passato per il quorum -, ha perso il referendum costituzionale, ha perso anche il governo), la sua presunta bravura sbugiardata dal fallimento di tutte le riforme fatte durante il suo mandato. Ha inscenato il rito delle primarie – orfano di un programma politico e di una visione sul futuro del Paese – pensando così di rigenerare la sua immagine per far dimenticare la batosta del 4 dicembre. Oggi Renzi è il leader del PDR, l’uomo immagine che funziona nei talk show, che vince in casa, al Nazzareno, ma che perde fuori, nel Paese. Insomma, Matteo Renzi non è lo statista che serve agli italiani per uscire dalle paludi della crisi. Oggi si è ripreso il Pd, ma domani saprà riprendersi anche il governo del Paese? Lo scopriremo solo… votando!

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