Renzi: Serve il piano Italia Shock. Il lavoro lo crea chi riapre le fabbriche e produce ricchezza, non chi fa i convegni sulla disoccupazione.

di Matteo Renzi. Buongiorno a tutti! Ancora in queste ore social e talk continuano le polemiche su di noi, su Italia Viva. E noi rispondiamo col sorriso più bello dicendo: bloccate le polemiche e sbloccate i cantieri. Serve il piano Italia Shock, serve subito alla ripresa. E dopo le regionali in Emilia Romagna lo presenteremo ufficialmente. Lasciamo stare la fuffa, concentriamoci sulle cose serie.

Niente litigi da parte nostra ma facciamo di tutto per dare una mano, come ho spiegato nel mio discorso al Senato sulla Legge di Bilancio che trovate qui.

Grazie ancora per i tanti commenti all’altro discorso tenuto in Senato, quello sulla separazione dei poteri, che sta raccogliendo molte visualizzazioni: segno che si può e si deve parlare di cose difficili. È segno che non è vero che si può fare politica solo con gli slogan: si può e si deve riflettere.

Qualche considerazione:

1. Qui un primo e un secondo video di Italia Viva sul lavoro fatto da Elena Bonetti sulla famiglia. Importante! Chi può gentilmente li rilanci.

2. L’accordo Fiat/Peugeot è una pagina importante dell’industria automobilistica europea. Bravo a John Elkann che ha saputo trovare una nuova strada per il gruppo torinese dopo gli anni della crisi. Onore alla memoria di Sergio Marchionne. Il lavoro lo crea chi riapre le fabbriche e produce ricchezza, non chi fa i convegni sulla disoccupazione

 

Lo Stato si prende la Banca Popolare di Bari. Con lo sconto3. La Banca Popolare di Bari è uno scandalo, certo. Ma ancora più scandalosa è la reticenza dell’informazione a chiamare le cose con il loro nome. Chi come noi ha combattuto una battaglia sui temi della vigilanza e della trasformazione delle banche popolari è stato mediaticamente massacrato. Quando si parla di banche sembra che dire la verità sia inaccettabile: per gli aficionados, qui una mia intervista al “Corriere della Sera”, qui una intervista di Maria Elena Boschi a “la Repubblica”, qui una intervista di Teresa Bellanova a “La Stampa”. Il tempo è galantuomo, la verità inizia a farsi largo. E la vicenda Bari è – insieme alla Popolare di Vicenza – il simbolo di uno scandalo senza confini.

Un sorriso, Matteo

Pensierino della Sera. Una mamma vede la propria bimba di 5 mesi morire in un ospedale del profondo Nord. La sua reazione è la reazione di una madre disperata. I commenti alle sue urla, al suo dolore sono commenti razzisti. Perché quella donna è nigeriana. Penso che certe pagine di dolore puro dovrebbero aiutarci a fermare un attimo il nostro frenetico correre. Fermarci per chiederci che cosa rischiamo di diventare. Quella mamma merita solo il nostro abbraccio, non lo sprezzo razzista. E, in questi giorni in cui ci avviciniamo al Natale, il pensiero va innanzitutto a tutti quei genitori che vanno avanti nonostante la perdita di un figlio, il dolore più atroce che un uomo o una donna possano vivere. Restiamo umani.

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8 Responses

  1. Magda-PD ha detto:

    Vorrei persone competenti e soprattutto che abbiano condiviso i problemi della gente, non persone che non hanno MAI LAVORATO IN VITA LORO 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 ed a noi tocca mantenerli

  2. il Grigio ha detto:

    Elena-GE sposo al 101% la tua tesi! Purtroppo in Italia il potere l’ha compreso:Calcio, Gossip, Trasmissioni alle quali sono invitati sempre gli stessi. Una cappa ossessiva che ha trovato consacrazione in facebook,..Purtoppo fanno di tutto per lavarci il cervello.

  3. Elena-GE ha detto:

    Purtroppo finchè non cambia la mentalità degli italiani – i politici sono l’espressione di un popolo – non se ne esce. Ma dobbiamo essere noi, ognuno di noi, in prima persona e nel suo piccolo, a CAMBIARE. Non possiamo sempre aspettare la manna che cade dal cileo. Le vere rivoluzioni si sono sempre fatte dal basso!

  4. Volpina ha detto:

    Allora LaVigna tieniti un sistema che Ti spreme fino all’osso e goditi questa situazione, se per te va bene OK

  5. LaVigna ha detto:

    da che mondo è mondo chi ha i soldi detiene anche il potere e comanda. Senza soldi non si va da nessuna parte. Provate voi senza il becco di un quattrino a fare come Berlusconi, Grillo o le Sardine a far nascere un movimento o un partito come hanno fatto loro e poi ne riparliamo!

  6. Nero'90 ha detto:

    Questo passa il convento. Chi c’è meglio di Matteo Renzi o di Matteo Salvini oggi in campo? Forse volete Berlusconi e Prodi?

  7. il Tasso del miele ha detto:

    Il signor RENZI col suo orribile Jobs Act ha smantellato completamente l’ossatura dello Statuto dei Lavoratori, una delle poche leggi ben fatte durante il governo, grazie al PSI.
    Lo Statuto Lavoratori doveva essere un punto di partenza e non d’arrivo.
    Il buon cavaliere con l’outsourcing, modifica dell’art.2112 C.C. ha sacralizzato l’ESTERNALIZZAZIONE dei lavori: banche,.., molti lavori che prima erano coperti dal CCNL sono stati dati a società così e così.
    Il PD si è ben guardato dall’abrogare le tantissime leggi berlusconiane ad personam che hanno favorito il disastro che oggi viviamo.
    Io non vedo differenza alcuna fra le chiacchiere del Renzi e quelle dell’ex cavaliere

  8. Giacomo-TO ha detto:

    E’devastante lasciare che un’elite finanziaria (è quello che avviene nel mondo ed in Italia) si espanda divenendo il settore dominante a livello di PIL e profitti.
    La ipertrofia del settore finanziario ha portato in Italia (e nel mondo) ad un inestinguibile debito pubblico e privato. Hanno creato i derivati, ovvero diaboliche scommesse che consentono di incassare 20\40\100…volte l’investimento ma di potere PERDERE altrettanto. Una innovazione di prodotti finanziari poco regolamentata che porta ad una cronica instabilità – con ricorrenti e periodici intervalli di panico. Il comune di TORINO sotto la illuminata guida PD decise di sottoscrivere ben 25 contratti derivati coi denari pubblici, alle soglie del 2020 il comune di Torino ne ha ancora in piedi 18.
    Il M5S movimento di cambiamento, avrebbe dovuto scappare dai derivati:ci sono strumenti giudiziali ed extragiudiziali, non lo vuole fare.
    Assemblea 21 di TORINO, raccoglieva migliaia di firme sul tema: tutto inutile.
    Gli Esposti presentati alla PDR di Torino archiviati, ad Acqui Terme invece la PDR non archiviava grazie a Dio.
    La miseria avanza, ma il forte potere delle banche lo si vede: a Torino non si vuole uscire dai Derivati, mentre Recanati, Macerata, Rimini,…, ne sono scappati.
    Ecco la dimostrazione che il proposto cambiamento non è che una mera chimera.
    Intanto il lavoro diminuisce, le tasse aumentano, e la miseria pure.
    Teniamoci M5S, Sardine,…, ma teniamoci anche la miseria, ma lor signori in Parlamento di problemi economici non ne hanno:beati loro e che Dio li benedica.

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