Non è un paese per giovani! Non è un paese per anziani! Ma allora per chi è questo paese?

A seguito della fuga dei cosiddetti ‘cervelli’ all’estero, ovvero dei nostri giovani che lasciano il Belpaese in cerca di un futuro migliore, si dice che l’Italia non è un paese per giovani, ma stando al Dossier del Senato sul nostro Servizio sanitario nazionale, apprendiamo che l’Italia non è nemmeno un paese per anziani!

Siamo, infatti, il fanalino di coda della classifica per la capacità di offrire ai nostri anziani assistenza a lungo termine, con appena 19 posti per 1000 abitanti over 65 anni, abbiamo la più bassa disponibilità di strutture residenziali destinate agli anziani.

Ad indicarlo sono i dati del documento ‘Il Servizio sanitario nazionale compie 45 anni’, realizzato dallUfficio valutazione e impatto del Senato che confronta i nostri dati con quelli di 7 Paesi: Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia.

Il dossier ripercorre il passaggio, avvenuto nel 1978, dalle casse mutue alla nascita del Servizio sanitario nazionale, basato su un modello di welfare universalistico, finanziato prevalentemente attraverso la fiscalità generale.

Mentre nel nostro Paese stentano a partire le cure domiciliari integrate, il confronto vede l’Italia ultima per disponibilità di risorse (18,8 posti per 1000 abitanti di età pari o superiore a 65 anni) per i posti letto destinati a cure a lungo termine in strutture residenziali.

Il penultimo posto, con 30 posti, va agli Stati Uniti.

In cima alla classifica la Svezia, con 68 posti letto per 1000 abitanti over65, seguita dai 54 della Germania e dai 51 del Canada.

L’analisi conferma l’Italia ultima per spesa sanitaria pubblica totale in rapporto al Pil: il dato 2021 è pari al 7,1% del prodotto interno lordo, mentre la spesa pubblica statunitense, con il 15,9%, è al picco dei paesi considerati.

Riguardo ai posti letto ospedalieri, l’Italia è terza fra i Paesi europei (anno 2020), con 3,2 posti a disposizione per 1.000 abitanti, mentre al primo c’è la Germania con 7,8 posti.

Quanto al numero di infermieri in attività per 1000 abitanti spicca il primo posto della Germania (12) mentre Italia e Spagna sono in fondo, con appena 6,3 e 6,1 professionisti.

A questo punto la domanda sorge spontanea: se l’Italia non è un paese per giovani e neppure per anziani, ma allora per chi è questo paese?

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9 Responses

  1. Mirlow ha detto:

    PAESE in mano ad ONG & SCAFISTI & MAFIE
    Loro sono il vero governo di questo Spaese

  2. ADRIAN ha detto:

    PAESE X RACCOMANDATI

  3. Elena bo ha detto:

    Italiani… popolo di furbetti, furbi e furbacchione!

  4. Cesare rm ha detto:

    L’Italia è un piccolo paesino di provincia… il quartierino dei furbetti

  5. Spa ha detto:

    Caro mutui, famiglie in crisi: in Piemonte 1.000.000.000 di rate non pagate.

  6. Libertà & Progresso ha detto:

    “Combattete i colonizzatori”. La bomba migranti pronta a esplodere in Tunisia. Due tunisini uccisi da subsahariani hanno scatenato un’ondata di rivolte tese a cacciare i subsahariani da Sfax: le conseguenze per l’Italia.
    In Tunisia da settimane il clima è particolarmente teso a causa degli scontri che si stanno verificando soprattutto a Sfax, principale hub di partenza dei migranti verso l’Italia. È qui che si raggruppano la maggior parte dei subsahariani che arrivano nel Paese, che a Sfax attendono di imbarcarsi sui barchini illegali per raggiungere le nostre coste. La convivenza tra subsahariani e tunisini, ma anche fra le varie etnie di subsahariani, è diventata impossibile. Soprattutto in città si registrano scontri quotidiani, che hanno spinto il governo di Saied Kais ad attuare una stretta importante, che sta surriscaldando ulteriormente un clima già bollente, che è esploso con l’uccisione di alcuni tunisini, a Sfax, da parte di un gruppo di subsahariani.

  7. della Rovere ha detto:

    E’ un paese per FURBACCHIONI

  8. Della Porta ha detto:

    E’un Paese per MIGRANTI

  9. Lo Zingaroa ha detto:

    …per i soliti fessi che pagano e subiscono di tutto e di più in religioso silenzio!

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