Reddito di cittadinanza. “Ha vinto il M5S, dateci i moduli”.

“Ha vinto il M5S, ora dateci i moduli per Reddito di Cittadinanza!”. Non è uno scherzo, è tutto vero e sta succedendo in alcuni Comuni della Puglia dove i 5 Stelle hanno sbaragliato i concorrenti, vincendo in tutti i collegi uninominali, e dove numerose persone fra ieri e oggi si sono presentate ai Caf locali.
Sulle prime è sembrata una boutade, ma quando le richieste hanno cominciato a moltiplicarsi e a farsi insistenti, tutto è diventato drammaticamente vero! “Non esistono moduli per tali richieste”, le ovvie risposte degli operatori dei Caf e degli impiegati comunali. E tale dilagante fenomeno – al limite tra la curiosità e la richiesta vera e propria – avrebbe riguardato anche ‘Porta futuro’, la struttura realizzata dal Comune di Bari per gestire domanda e offerta di lavoro. “Sono una cinquantina le persone che tra ieri e oggi – precisa il responsabile dello Sportello – che hanno chiesto i moduli per ottenere il reddito di cittadinanza, si tratta soprattutto di giovani”. D’altro canto, le elezioni si sono chiuse da qualche giorno ed eventuali provvedimenti annunciati dai candidati devono tradursi in atti normativi di un governo che per il momento non c’è e chissà mai quando ci sarà. Tuttavia, quanto sta accadendo rispecchia evidentemente l’onda emotiva che ha travolto questa tornata elettorale con risultati strabilianti per i pentastellati soprattutto al Sud, dove adesso i giovani disoccupati battono cassa. Giovane, disoccupato e con un non elevato livello culturale, questo è l’identikit comune a tutti coloro che hanno ritenuto che il reddito di cittadinanza si dovesse tramutare immediatamente in realtà e che dovesse arrivare direttamente a casa, il giorno dopo il voto! Per questo la fretta di compilare moduli. “Lo abbiamo sentito in televisione”, la protesta. Già la televisione. Evidentemente quella parte del programma dei 5stelle ha fatto presa e molto su chi ha deciso di dargli il proprio voto. A questo punto tocca ai dipendenti dei Caf e dei Comuni spiegare che a breve ci sarà un nuovo Parlamento e un nuovo governo, che si dovranno trovare i fondi necessari e le relative coperture economiche. Secondo gli economisti servono non meno di 15 miliardi l’anno! E ci vorrà del tempo, non solo per formare il governo, ma soprattutto  prima che tutto diventi operativo, ammesso che la promessa fatta in campagna elettorale sia mantenuta!

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