Quello che non dicono del fotovoltaico.

di AlessandraPerFotovoltaico. Come è noto nel mese di luglio 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) ha avviato un giro di consultazioni per peggiorare ulteriormente il Servizio di Scambio sul Posto (SSP) per i Fotovoltaici, in pratica i criteri per rimborsare le bollette elettriche a chi ha la ‘sfortuna’ di consegnare la propria energia ‘verde’ alla rete elettrica nazionale, per potersela riprendere in un secondo tempo. Si è già spiegato più volte l’inganno con cui, noi produttori fotovoltaici e autosufficienti veniamo retrocessi al ruolo di semplici consumatori, ed in questa veste siamo costretti a subire le angherie delle tariffe elettriche (criterio di calcolo in quota pro-die). C’è chi, lo scorso settembre, inviò con posta elettronica certificata un’osservazione e richiesta ad AEEG, dal momento che questa aveva avviato il ‘giro di consultazioni’. Il nostro amico fotovoltaico si lamentava con AEEG che le sue bollette erano rimborsate solo la metà pur essendo egli ampiamente autosufficiente. Concludeva dicendo all’Authority “…Io non so dove si trova l’errore, ma Tu sì. Ti prego di correggerlo, perché sono diversi anni che mi stai danneggiando a vantaggio di Enel.”. AEEG incurante delle osservazioni ricevute anche dal nostro amico fotovoltaico sta varando un provvedimento in cui ridurrebbe ulteriormente del 16,5% i rimborsi delle bollette, che perciò verrebbero in futuro rimborsate a circa il 30%. La morale qual è? Se inviamo come singoli lettere raccomandate all’AEEG, quella se ne frega altamente e noi continuiamo a pagare come degli scemi per riprenderci la roba nostra, ovvero la nostra energia immagazzinata in rete. Invece se riuscissimo a coordinarci e a creare una compatta ondata di protesta collettiva, allora le cose sarebbero diverse. E’ necessario che ci contiamo e che ci compattiamo. Per adesso sarebbe sufficiente che chiunque fosse d’accordo con questa proposta mandasse la propria risposta, dicendo semplicemente “IO CI SONO” inviando una email a: “alessandraperfotovoltaico@hotmail.it”. Chiunque capisce che le imprese di vendita (Enel, Edison, A2A, Acea etc. etc.) fanno il tifo perché restiamo sparpagliati e godono ancora di più a leggere che siamo furibondi e frustrati. E le associazioni dei consumatori? Si deve ancora capire perché esistono! E le imprese di installazione di impianti fotovoltaici? Vi dico che si è scritto a decine di queste, rappresentando le problematiche e gli inganni. Nessuna, dico nessuna, ha risposto, facendo intendere che a loro interessa vendere i loro trabiccoli. Non spiegano il raggiro di questo fotovoltaico. Se in seguito il cliente scopre di essere stato fregato cavoli suoi, loro intanto hanno lestamente incassato e non gli rispondono neppure più al telefono!
P.S.: Emanata la nuova delibera AEEG ci sono 60 gg di tempo per contestarla al TAR. “Io ci sono”, ma non basta. Chi non raccoglie con me disperde.

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