Quarto Pallone d’Oro consecutivo per Lionel Messi!

Sarà per la penuria di campioni che calcano il rettangolo verde, sarà perchè è davvero lui il più forte di tutti, sarà per le sue 91 reti che gli hanno consentito di superare dopo 40 anni il famoso record che fu del mitico Gerd Müller, ma è lui, Lionel Messi, a conquistare per la quarta volta consecutiva il Pallone d’Oro FIFA 2012! Anche se l’ambito riconoscimento sembra un pò eccessivo per chi lo accusa di aver vinto nel 2012 solo la Copa del Re e aver fallito clamorosamente in semifinale Champions con il Chelsea.
Senza dimenticare che Messi con la propria Nazionale, l’Argentina, non ha mai lasciato il segno e vinto nulla. Sta di fatto che “la Pulce” è l’unico giocatore nella storia ad aver vinto il Pallone d’Oro per quattro volte consecutive. Cosa che non è riuscita nemmeno a quel gran genio della pedata che era Michel Platini, fermo a quota tre!!! Insomma, non si premia più per quello che si è vinto, ma viene esaltato solo l’aspetto tecnico. E così Lionel Messi  incassa un poker da leggenda battendo il compagno di squadra Andrés Iniesta (il favorito della critica) e il rivale Cristiano Ronaldo.
Nell’ampollosa e interminabile cerimonia di Zurigo, e alla presenza del gotha del calcio mondiale, l’argentino ha ritirato il prestigioso riconoscimento dalle mani di Blatter, aggiungendo così un’altra perla preziosa alla sua infinita bacheca. La Top 11? Praticamente quella della Liga spagnola, una crasi di Barcellona e Real Madrid più Falcao: Casillas, Dani Alves, Pique, Sergio Ramos, Marcelo; Xabi Alonso, Iniesta, Xavi; Messi, Cristiano Ronaldo, Falcao.
Ma un posto per Andrea Pirlo (7° in classifica generale) non c’era proprio? Come miglior presidente federale è invece stato scelto il Kaiser, Franz Beckenbauer. Miroslav Stoch del Fenerbahce ha vinto il Premio Puskas per il miglior gol dell’anno. Vicente Del Bosque si è aggiudicato il sacrosanto premio di Miglior Allenatore del 2012, battendo Mourinho (assente alla cerimonia, al suo posto c’era il suo “santino”) e Guardiola. E ora la rubrica del “trash“: la giacca a pallini bianchi su sfondo nero di cui era drappeggiata la Pulce Mannara; lo charme da sopracciglio alzato di Ruud Gullit, ormai pienamente calato nel ruolo di maestro di cerimonia; l’inglese di Shevchenko, non peggiore di quello di Cannavaro ma di quello dei suoi figli sì; la linea quasi perfetta di Ronaldo, quello brasiliano; la smorfia delusa di Ronaldo, quello portoghese. Ma il top del trash si è raggiunto con la comparsa di Carlos Valderrama, chiamato sul palco per annunciare il vincitore del Premio Puskas 2012, e il duetto con Gullit, che per l’occasione si è infilato una parrucca per rivaleggiare con la chioma ancora folta del colombiano.

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