E’ Natale non soffrire più. Ma chi l’ha detto, io a Natale soffro tanto di più!

di Merry Christmas. Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi! Non c’è scampo. Anche quest’anno ci tocca: è Natale. E per “tuoi” s’intendono non solo mamma e papà, fratelli, sorelle, mariti, mogli e figli – che ci spettano per diritto naturale – ma pure amici e parenti più o meno stretti che – come un paio di scarpe – più sono stretti e più fanno male.

Ma non c’è scampo al rituale di fine anno: “ci tocca” e questa è una di quelle volte in cui a chi tocca non s’ingrugna! Infatti, l’imperativo categorico è soltanto uno: siamo tutti più buoni, ci vogliamo tanto bene, baci e abbracci!

Non ci sono né impegni di lavoro, né di famiglia, né di studio che possano fartelo saltare questo benedetto Natale.

E ci si ritrova, volenti o nolenti, seduti intorno ad un tavolo con una sfilza di dolci, le cartelle della tombola, i soliti immancabili datteri e le canoniche domande tipo download di Windows quando entra nel tuo computer per l’aggiornamento: “Hai cambiato colore dei capelli? Ti sei fatto crescere la barba? Come va con il lavoro? Quanti esami ti mancano alla tesi? Quando ti sposi? Ma un figlio… cosa aspettate?”. 

Insomma, il solito tormentone. Il solito rituale di fine ano. Che palle...

Tavole imbandite, super affollate, la nausea del cibo, regali inutili e imbarazzanti, alberi e presepi a gogo, il vischio sul portone e ogni angolo di casa addobbato a ricordarti la festa più interminabile dell’anno.

Insomma, è Natale e non abbiamo scampo!

Possiamo evitare la vigilia, ma subito dopo c’è il 25 e poi ci si mette pure Santo Stefano il 26 dicembre. E se non siamo stati noi ad aver invitato a casa nostra l’orda di amici e parenti festanti, possiamo sempre far salire il termometro, come facevamo ai tempi di scuola per fare “sega”, e declinare l’invito. Ma queste feste sono talmente lunghe che poi ci ritocca a fine ed inizio anno. Per arrivare stremati  – con due palle così, da far invidia a quelle di Natale – all’Epifania che tutte le feste, ma soprattutto tutti i parenti, si porta via!

Santa, Santissima Epifania.

Che spettacolo, dopo il gran pienone, finalmente il “vuoto”. Da tanta gente che ti voleva tanto bene ti ritrovi solo con te stesso…
“Adios Amigos”… ci rivede l’anno prossimo… a Dio piacendo!

Ma per il momento non si scappa e bisogna stringere i denti: mangiare, sopportare, sorridere e soprattutto – è fondamentale – sentirsi più buoni! In fin dei conti si tratta di ‘resistere’ solo per qualche giorno, perchè, dopo, passata la festa gabbato lo santo e si ritorna nel mondo reale con il coltello tra i denti per far scontare alle vittime di tutto l’anno – colleghi, mariti, mogli e figli –  tutte quante le nostre frustrazioni natalizie!

Auguri a tutti!

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3 Responses

  1. Fede'70 ha detto:

    Prima ci lamentiamo perchè vorremmo più donne in politica e nei posti che contano. Poi quando una donna in gamba come Giorgia Meloni ce la sta per fare gli tiriamo dietro ogni cosa per farla cadere. un minimo di coerenza mai, eh?

  2. Alfa'68 ha detto:

    Noi italiani siamo fatti così. Siamo nati per spassarcela e per godercela, mica siamo inglesi o tedeschi, disposti al lavoro e al sacrificio come loro! Noi ce la spassiamo sempre nel bene e nel male. Evviva l’Italia. Evviva gli italiani!

  3. Giacomo-TO ha detto:

    La lunghezza delle feste Natalizie in Italia, è l’ennesima dimostrazione di quanto siamo conservatori in tutto. Siamo conservatori soprattutto in politica dove permettiamo di farcene di tutti i colori.
    Tassati al di là di ogni limite, ma pronti ad inneggiare a Giorgia o a Matteo (prima PD ora Lega).
    Negli USA sono davanti a noi di anni luce sulla ricerca ed innovazione, noi invece ci accapigliamo per Giorgia, Matteo. Vediamo la pagliuzza ma dimentichiamo la trave nell’occhio: siamo purtroppo fatti così 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁

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