Quando il Demos ritorna ad essere canaglia.

di Gerardo Lisco. All’indomani del referendum britannico sull’uscita dall’UE i termini della questione hanno assunto un aspetto ancora più chiaro. I termini reali della questione è essere dentro o fuori dal sistema. La crisi scoppiata all’indomani della bolla finanziaria provocata dagli hedge found americani, nel 2007, è da intendersi solo come l’inizio di un nuovo ciclo storico che si caratterizza sempre di più come lo strumento attraverso il quale il potere finanziario sta consolidando la propria egemonia a livello globale. La crisi, se non fosse chiaro, è il nuovo equilibrio internazionale. E’ solo attraverso la crisi che il potere finanziario riesce a controllare il sistema.
Per questa semplice ragione, date le attuali condizioni, non vi può essere nessuna fuoriuscita dalla crisi; questo presupporrebbe il raggiungimento di un equilibrio di sistema inconcepibile per coloro che utilizzano appunto la crisi, la paura, lo shock, il terrore come strumenti di controllo dell’opinione pubblica. Il Ministro della paura, personaggio di Antonio Albanese, ben rappresenta questa nuova governance. Un tempo il potere esercitava il terrore sulle masse utilizzando strumenti di coercizione fisica quali le pene corporali che prevedevano squartamenti, torture, fustigazioni e roghi per i riottosi. Un tempo i predicatori del potere temporale terrorizzavano il popolo minacciando pene fisiche terreni e ultraterreni. Oggi i nuovi predicatori sono i ministri dell’economia, gli opinion makers, il ceto degli intellettuali compiacenti al servizio del potere, i tecnocrati, ai quali il sistema di potere finanziario ha affidato il compito di instillare il terrore nelle masse. Quando le masse si ribellano succede ciò che successe ai contadini tedeschi che, presa sul serio la predicazione di Lutero, si ribellarono all’ordine costituito rappresentato dalla feudalità del Sacro Romano Impero, finendo con l’essere massacrati. Allora contro i contadini in rivolta vennero mandate truppe mercenarie che fecero di quelle plebi carne da macello. Oggi gli strumenti adottati sono molto più sofisticati e raffinati. Oggi non mandano terribili guerrieri armati di spadoni. Non serve squartare la plebe che si ribella è sufficiente “squartare” le loro coscienze, utilizzare la paura di milioni di immigrati che premono alle frontiere, gli indici in borsa, il debito pubblico, il deficit pubblico, lo spread. I nuovi “guerrieri” che si ergono a difensori dell’ordine costituito sono personaggi come Barbara D’Urso, Bruno Vespa, Giorgio Gori, Gerardo Greco. Persino personaggi come Fabio Fazio, e personaggi come quest’ultimo sono i più pericolosi perché riescono ad apparire al di sopra delle parti, pieni di buon senso e quindi accattivanti. Come si evince, in modo più o meno palese, dalla lettura dei giornali e dalle notizie trasmesse da radio e televisioni il voto espresso dai britannici è la dimostrazione di quanto il popolo sia ignorante di quanto sia fondamentalmente canaglia. Gori, e non solo, è arrivato al punto da auspicare che al “popolo” venga negato il diritto di voto. Può anche fare a meno di agitarsi visto l’alto livello di astensione è la prova di come il diritto di voto venga progressivamente sottratto al popolo. I meccanismi di organizzazione del consenso in aggiunta alle modalità di organizzazione politica rendono sempre più difficile la partecipazione del Demos alla vita politica. Come nel Medio Evo, nell’età Moderna e fino a qualche decennio fa, quando il Demos prende coscienza e si esprime in modo contrario ai voleri delle classe dominanti torna ad essere plebe, canaglia, carne da macello. Caro “popolo” puoi votare a una sola condizione, che il tuo voto sia adesione totale alle indicazioni delle oligarchie. Da tutto questo evinco una cosa molto semplice e cioè che oggi la contraddizione che esprime il sistema, esattamente come succedeva nei tempi passati, è l’essere dentro o fuori il sistema. Alla contrapposizione di classe, secondo la vulgata marxista, si sta sostituendo progressivamente la contrapposizione tra coloro che stanno dentro il sistema di crisi, rappresentato dal dominio del finazcapitalismo, e coloro che stanno fuori. Per dirla con Occupy Wall Street, tra coloro che stanno dentro l’1% e coloro che stanno fuori, nel 99%. Essendo questa la contrapposizione, il vero tema è come riuscire a fare sintesi tra “borghesi” e “proletari”. La ricomposizione può avvenire solo sul tema della Democrazia e della giustizia sociale. Diversamente ci tocca un nuovo Medio Evo. Se riflettete per un solo attimo su ciò che oggi è l’Europa e ciò che era nel Medio Evo le somiglianze sono davvero tante.

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