Pro e contro della didattica a distanza.

di Attilio Runello. Il ministro delle pubblica istruzione ha appena dichiarato che le scuole riapriranno dopo le vacanze. Il governo è stato sempre favorevole alla didattica in presenza.

Tuttavia bisogna anche spezzare una lancia a favore di quella a distanza – e-learning – che ha comunque consentito in scuole, università e istituzioni formative di vario genere il proseguimento delle attività.
Certamente si è curato poco la forma a vantaggio dei  contenuti.
La forma era spesso quella di un insegnante seduto magari con una libreria dietro le spalle che parlava ininterrottamente per quarantacinque minuti, noncurante di quello che poteva essere il livello di attenzione degli ascoltatori.
Anche nelle relazioni professionale in presenza si chiede di curare l’uso di audiovisivi, computer e strumenti elettronici atti ad accompagnare l’esposizione per renderla più chiara.
A maggior ragione questa esigenza va tenuta presente nell’e-learning dove grafici, slide, infografica e video devono accompagnare l’esposizione. È quello che si chiama il design, che non va trascurato.
È necessario avere a disposizione un grafico oppure essere esperti di Photoshop, Adobe o app specifiche.
Anche se l’emergenza Covid sembra essere passata in secondo piano, tuttavia molte università si sono dotate di piattaforme e-learning che continueranno ad essere utili  per studenti fuori sede o per quelli che pur lavorando vogliono completare il ciclo di studi.
Alcuni sito sono ricchi di informazioni su e-learning. Uno è webtelling è un secondo e’ e-learning news, in italiano. Uno in tedesco è e-learning journal.

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17 Responses

  1. Paride ha detto:

    Fallimenti, disastri, arroganza, incoerenza e bugie: questa è la ricetta del Governo Draghi e dei suoi sodali! Il finale? Un pastrocchio! Il green pass, elevato poi (si fa per dire) a super green pass, è una vera e propria estorsione di Stato. Un pasticcio colossale che nel tentativo maldestro di obbligare al vaccino milioni di persone in assenza di una legge, impone un insieme di assurde restrizioni e limitazioni delle libertà fondamentali. Misure ignobili che non sono servite a niente visto il dilagare dei contagi. Noi lo diciamo da mesi e lo ripeteremo sempre: il certificato verde non ferma il contagio! Anzi, ha abbassato il livello di guardia e di cautela facendo credere ai cittadini vaccinati di poter fare come gli pareva anche ben oltre la soglia di immunizzazione. I risultati nefasti sono sotto gli occhi del mondo. Ma il governo continua ad andare per i fatti propri giustificando i propri errori con narrazioni ogni volta diverse e surreali. A pagare sono sempre i cittadini. Ma verrà un tempo in cui questi politici inutili e incapaci dovranno andare a casa. Speriamo al più presto. Alternativa Mostra meno

  2. Matello ha detto:

    Quanto accaduto lo scorso 5 gennaio sembra aver aperto una crisi profonda e irreversibile nel regime di Mario Draghi. La fuga di Giorgetti è stato il segnale. L’uomo più influente dello stato profondo italiano ha perfettamente compreso che Draghi sta portando il Paese verso il punto di non ritorno. Il punto di non ritorno è fatto di caos e rivolte generali contro la corrotta classe politica della Seconda Repubblica. Giorgetti non è ovviamente preoccupato per sè stesso, ma per le sue sorti. Sa che se il sistema implode, lui imploderà con esso e già inizia a cercare una via di fuga.

    Persino sui media di regime inizia a diffondersi la consapevolezza che questo regime non può durare a lungo e questa situazione è insostenibile. Le forze dell’ordine e le forze armate fedeli alla patria sono sul piede di guerra e scenderanno in piazza il 15 gennaio per esternare tutto il loro dissenso contro questo regime. La produzione nazionale rischia di essere paralizzata dagli allontanamenti dei lavoratori non sierati nel pubblico impiego e nel settore privato.

    L’Italia è una enorme pentola a pressione surriscaldata pronta ad esplodere da un momento all’altro. Questa non è una situazione da “rana bollita” come qualcuno fa impropriamente notare. La rana bollita prevede che il potere del tiranno di turno aumenti gradualmente fino ad essere il signore assoluto dello Stato. Il potere di Draghi invece che aumentare, diminuisce. Il dissenso contro di lui si allarga ad ogni livello delle istituzioni politiche e della società. Quello che sta cercando di fare Draghi è provocare il maggior numero di danni possibili al Paese tanto odiato dalla massoneria prima della fine di questa dittatura.

    Il 2022 quindi si annuncia veramente come un anno storico per questa grande nazione. Occorrerà essere pronti perché davanti ci saranno grandi turbolenze e tumulti politici e sociali. Tutto questo però appare come inevitabile. La rinascita dell’Italia non può non passare dalla fine di questo corrotto potere che ha devastato una potenza economica e un Paese unico per il suo tesoro culturale e spirituale. La rinascita dell’Italia non può non passare dalla espulsione di quei parassiti che da troppi anni la infestano e la tormentano.
    https://lacrunadellago.net/2022/01/09/la-fuga-di-giorgetti-e-il-caos-dellultimo-decreto-covid-il-regime-di-draghi-e-allo-sbando/

  3. Salvo-MS ha detto:

    L’ipotesi di Giorgetti a palazzo Chigi per sostituire Draghi che salirebbe al Colle già a febbraio appare del tutto surreale. Giorgetti se n’è scappato il 5 gennaio proprio perché non vuole mettere la sua faccia sull’imminente disastro che sta provocando il regime al quale lui stesso appartiene. Giorgetti ha compreso che il sistema politico italiano sta per implodere e si profila la completa instabilità. Perché mai dovrebbe mettere la sua firma sulla prossima catastrofe quando ha già iniziato a tirarsi indietro quattro giorni fa? Non ha senso a meno che Giorgetti non sia divenuto completamente pazzo o stupido ma il peso massimo dello stato profondo italiano non appare essere né l’uno né l’altro. C’è poi da considerare un fatto. Se Draghi lascia ora, i partiti inizieranno a scannarsi per occupare i posti di potere e avere il ruolo esclusivo di camerieri del Nuovo Ordine Mondiale. La voce che comunque arriva dai palazzi del potere è quella che racconta di una guerra tra bande che stanno già pensando al si salvi chi può.

  4. wERNER ha detto:

    Ci sono ancora delle voci nella Chiesa Cattolica che non si sono fatte corrompere dallo spirito malvagio dei tempi moderni. Ci sono delle voci che non si sono lasciate sedurre o corrompere dalle sirene massoniche del Concilio Vaticano II. Monsignor Viganò è certamente in questo momento colui che più di tutti sta cercando di tenere in vita il vero spirito della Chiesa. Viganò però non è solo in questa lotta. C’è anche monsignor Schneider che sta denunciando il piano neomalthusiano per ridurre la popolazione mondiale, e soprattutto quella europea. Sono questi i pastori che sono ormai un vero e proprio punto di riferimento per sempre più fedeli. Sono questi i pastori che la Chiesa massonica di Bergoglio teme più di ogni cosa.
    https://www.bitchute.com/video/pkygZb9NvHGq/
    BitChute

  5. Ciro-NA ha detto:

    Alcuni chiedono perché la Romania ha un numero di inoculazioni così basso rispetto ai Paesi Occidentali. La risposta è semplice. Non hanno truccato i dati come è stato fatto in Italia e in altri Paesi. Se fossimo veramente arrivati all’83% come sostiene il corrotto regime di Mario Draghi, avremmo avuto centri vaccinali pieni per mesi e mesi. Significa in pratica che l’Italia intera sarebbe andata a vaccinarsi. È una percezione così chiaramente gonfiata da rivelare la sua palese falsità. Il regime di Draghi stesso ci conferma attraverso i suoi disperati tentativi di aumentare le restrizioni per i non sierati che gli italiani che non si sono sottoposti all’inoculazione sperimentale sono molti di più dei 5 milioni falsamente dichiarati dal sistema. Il problema per Draghi però resta lo stesso. Per quanto lui tenti il tutto per tutto per costringere gli italiani a inocularsi il siero, i grandi numeri dei non inoculati restano immutati. Gli italiani non si stanno piegando.

  6. Danilo-SS ha detto:

    Sorpresa dal rapporto Aifa sulla sorveglianza dei vaccini Covid: dal 27 dicembre 2020 al 26 marzo 2021 sono morti 100 italiani dopo avere fatto il vaccino (dato statistico perché non è stata accertata alcuna relazione con l’iniezione). Ma la maggiore parte di loro (76) aveva avuto una o due dosi di Pfizer/BioNTech, mentre 12 hanno avuto un evento avverso letale dopo avere ricevuto Moderna e altri 12 dopo avere ricevuto AstraZeneca. Il tasso di segnalazione di letalità è stato quindi 1,1 ogni 100 mila dosi inoculate per Pfizer, di 2,8 ogni 100 mila dosi per Moderna (che è stato usato assai meno) e di 0,7 ogni 100 mila dosi per AstraZeneca.Proprio il vaccino più nel mirino delle autorità sanitarie di mezzo mondo ha la minore letalità fra tutti quelli usati secondo i dati Aifa. Secondo il rapporto “Il tempo intercorrente tra la somministrazione del vaccino e il decesso varia da due ore fino ad un massimo di 28 giorni, con una media di 4 giorni (mediana un giorno). In 74 casi il decesso è avvenuto dopo la prima dose, in 25 casi dopo la seconda (in 1 caso l’informazione sul numero di dose è mancante). Non sono segnalati decessi a seguito di shock anafilattico o reazioni allergiche importanti, mentre sono riportati spesso eventi cardiovascolari in pazienti con storia clinica di patologie pregresse o fattori di rischio cardiovascolari. Sono stati, inoltre, segnalati casi fatali collegati alla problematica trombo embolica”.

    Sono state molto di più le segnalazioni di eventi avversi non gravi (dal male di testa alla febbre al dolore nel punto di iniezione), e spiega Aifa: “Al 26/03/2021 sono state complessivamente inserite 46.237 segnalazioni su un totale di 9.068.349 dosi somministrate per tutti i vaccini, con un tasso di segnalazione di 510 ogni 100.000 dosi. La maggior parte delle segnalazioni (81%) sono relative al vaccino Comirnaty (Pfizer, ndr), in accordo con l’uso predominante dello stesso nella campagna vaccinale (77% delle dosi somministrate), con un aumento delle segnalazioni per il vaccino AstraZeneca-Vaxzevria (17%) a seguito dell’incremento dell’uso di questo vaccino (18% delle dosi somministrate). Le segnalazioni relative al vaccino Moderna rappresentano il 2% del totale e sono proporzionali al numero limitato di dosi somministrate (5%)”.

    Aifa getta anche molta acqua sul fuoco sulle trombosi da AstraZeneca, sostenendo che i casi sono stati effettivamente riscontrati in genere in donne sotto i 55 anni, ma che questo non è significativo, perché quel vaccino è stato usato con insegnanti e infermiere dove dominano le donne sotto i 55 anni, quindi è logico che un evento avverso riguardi proprio loro. Anche per questo motivo gli eventi avversi segnalati ogni 100 mila dosi sono stati 645 per le donne e 299 per gli uomini (che hanno ricevuto meno il vaccino). L’età media delle segnalazioni è stata 46 anni e al di sopra dei 60 anni sono state piuttosto rare. Però ci sono 6 segnalazioni di reazioni avverse relativi a bambini fra 20 giorni e 18 mesi allattati al seno da una mamma vaccinata.

    Quanto alle morti, il nesso di causalità con il vaccino viene esaminato applicando un algoritmo dell’Oms. Aifa spiega che “Al momento della stesura di questo documento, il 64% delle segnalazioni con esito fatale (n. 64) è stato valutato con algoritmo del WHO e il 36% non è stato ancora valutato. Rispetto al totale delle segnalazioni con esito fatale, il nesso di causalità è risultato non correlabile nel 38% dei casi, indeterminato nel 22% e inclassificabile per mancanza di informazioni necessarie all’applicazione dell’algoritmo nel 3%”.

    Sempre Aifa sostiene che il nesso di causalità fra vaccino e decesso è stato stabilito in un solo caso fra i 100 morti: “relativo ad un uomo di 79 anni, con storia clinica di ipertensione arteriosa, pregresso intervento per triplice by-pass aortocoronarico e impianto di pacemaker, insufficienza cardiaca moderato-grave (classe III NYHA), gammopatia monoclonale di significato indeterminato(MGUS), ipertrofia prostatica e retinopatia. Dalla descrizione della reazione avversa si evince che il medicinale ha provocato una iperpiressia resistente agli antipiretici che ha scompensato il paziente, causandone il decesso a distanza di tre giorni dalla prima dose di vaccino a mRNA. L’evento febbre alta risulta correlabile alla vaccinazione e ha innescato altri eventi che hanno provocato l’esito infausto, in un paziente già estremamente compromesso”.

  7. Maristella ha detto:

    Arriva un nuovo decreto anti Covid-19 ma il problema sui controlli è sempre lo stesso. Una questione che si pone da inizio pandemia e che dopo due anni, ancora manifesta tante zone d’ombra. Una questione che in vista del nuovo provvedimento del governo Draghi varato alla vigilia dell’Epifania, e anche dell’impennata dei contagi grazie a Omicron, rischia di tornare con prepotenza nelle vita quotidiana dei cittadini. Basti pensare che il decreto dello scorso 5 gennaio estende dal 20 gennaio l’obbligo di Green pass base (ottenibile con vaccinazione, guarigione o tampone negativo) a coloro che accedono a servizi alla persona (centri estetici, parrucchiere o barbiere) e dall’1 febbraio, per accedere anche ai servizi bancari e finanziari, ai negozi e ai centri commerciali, agli uffici pubblici e ai servizi pubblici, ad esempio l’Inps e le Poste.Come dire milioni di certificati verdi in più che dovrebbero essere controllati ma per i quali è destinata la forza lavoro di sempre. Ma, questa volta, il flusso d’utenza diventa quasi incontrollabile, se realmente si vuole rendere efficace la norma varata. Com’è noto, non c’è un organo di polizia specializzato solo per i controlli anti Covid, quindi in questi due anni sono state chiamate tutte le forze dell’ordine, affiancate a volte anche dall’Esercito e della Protezione civile, per non parlare dei gestori delle attività commerciali, responsabilizzati fino al collo e al proprio portafoglio, al controllo dei certificati verdi dei clienti. Ma quando parliamo di controlli cosa intendiamo? Ci sono due livelli di controllo, il primo tramite l’App, che rivela la validità o no del Green pass e il nome della persona. Un controllo molto «debole» in quanto, come spesso accade, e soprattutto tra i giovani, basta inviare il certificato verde a un amico, quest’ultimo potrà accedere dove consentito, in quanto i gestori dell’attività commerciale tenuti a questo tipo di controllo, per legge, non possono chiedere ai cittadini il documento di identità. Cosa, invece, a cui sono deputate solo le forze dell’ordine – da qui il secondo livello di controllo – quindi, carabinieri, guardia di finanza, polizia di Stato e la polizia locale. Che tra l’altro, sono le sole a comminare le sanzioni. A proposito di sanzioni, in merito al decreto approvato la vigilia dell’Epifania, il governo prevede, per tutti gli over cinquanta (lavoratori e non) che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale a partire dall’1 febbraio, una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali. Vuol dire che pagando la multa non potrà più essere sanzionato, quindi il cittadino potrà spostarsi liberamente senza vaccino? La zona d’ombra, a quanto pare, continua ad estendersi. Varate anche altre sanzioni. Circa i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati, soggetti all’obbligo del Green pass rafforzato dal 15 febbraio, è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo.

  8. Gabriele ha detto:

    Un caro e vecchio amico, Generale in pensione dell’esercito, sulla situazione italiana, mi ha detto quanto segue:
    “L’Italia è un Paese importante dal punto di vista strategico e culturale, culla della cultura latina e culla dell’Impero romano, dal quale tutti gli eserciti hanno copiato il modello militare.
    L’Italia dava fastidio sotto tutti i punti di vista, bisognava demolirlo e così sono iniziate le varie fasi:
    1) IMMIGRAZIONE a tutto campo, sì da scardinare cultura, lingua, tradizioni. Un Paese con tante etnie oltre ad essere facile da dominare, è strutturalmente utile allo sfruttamento da parte del capitale:lavorare a poco lavorare tanto.
    2) Svendere le imprese strategiche, l’Italia ne è ricca, entrano in campo Prodi e Draghi, l’Iri gioiello italiano demolito.
    3) Entrare nell’Euro con un cambio capestro 1.936.27 per 1 Euro!
    4) Creare un partito rivoluzionario farlocco, formato da persone digiune di politica per farlo arrivare al potere:ministri, sottosegretario,.., incapaci e facilmente manovrabili.
    5) Governo Conte, propedeutico al liquidatore Draghi.
    6) DRAGHI il grande liquidatore, si deve imitare la Grecia, far andare in default l’economia. Un Capo dello Stato silente…
    7) Il COVID 19 abilmente sfruttato dalla grande finanza che sostiene DRAGHI.
    8) Dividere e fare odiare i NoVAX ed i SiVAX.”
    A ben vedere un quadro che non fa una sola piega.

  9. Ulderico ha detto:

    Il Covid colpisce duro anche Massimo Galli, il virologo diventato simbolo della linea della massima prudenza contro il Coronavirus. Il primario in pensione dell’ospedale Sacco di Milano, 70 anni, si è contagiato durante le feste di Natale, forse a Capodanno. Era vaccinato con tre dosi, ma questo non lo ha protetto fino in fondo. Cosa nota (il siero protegge dagli effetti gravi del virus) ma fa comunque un certo effetto considerato il personaggio in questione.

  10. Libertà&Sviluppo ha detto:

    “Mario Draghi è un’occasione perduta. Non è un giudizio negativo sul suo lavoro. È un sentimento, una sorta di rammarico su quanto avrebbe potuto dare se non ci fosse stato davanti al suo orizzonte il profilo del Colle.” DRAGHI prima lascia meglio è per tutti, in primis per Lui che si sta rovinando il glorioso palmares

  11. Mariolino ha detto:

    In mezzo a tutto questo caos, nessuno si sta chiedendo come può il test PCR al tampone identificare la presunta variante Omicron quando lo stesso PCR non è nemmeno in grado di riconoscere il ceppo originario del Covid, come ha confermato lo stesso CDC americano. Le domande semplici sono quelle in grado di uccidere sul nascere le menzogne più spudorate.

  12. Erica ha detto:

    Nel comparto degli insegnanti e dei poliziotti le lacune di personale sono piuttosto gravi e tra le forze dell’ordine stanno già iniziando a richiamare in servizio i non sierati. Il cane ha già iniziato a mordere la sua coda.

  13. Helen ha detto:

    Introdurre in Italia l’obbligo vaccinale con un Decreto, anziché con una legge è una palese violazione della Costituzione. Quando i guardiani della Cost.ne e la magistratura interverrà: oramai il parlamento non conta più nulla.

  14. Faria-Mantova ha detto:

    “Siamo all’improvvisazione”. È molto severo il giudizio di Andrea Crisanti, che subito dopo il voto all’unanimità in Consiglio de ministri dell’obbligo vaccinale per gli over 50 ha voluto mettere in chiaro un aspetto fondamentale: “Non si può imporre senza una revisione del consenso informato”. Contattato dall’Agi, il microbiologo dell’università di Padova è stato decisamente critico nei confronti del governo presieduto da Mario Draghi. “C’è anche un problema di carattere giuridico perché lo si fa per impedire la malattia, ma non per limitare la trasmissione – ha dichiarato Crisanti – questo diventa un obbligo terapeutico, è una novità assoluta nella sanità pubblica. Mi sembra solo frutto del panico. Tra l’altro lo si impone a tutti, anche a persone che magari non ne avrebbero bisogno. È una autentica follia”.

  15. Urania-MI ha detto:

    Sta cadendo lo stellone di Mario Draghi? Ne è convinto Dagospia, che pubblica una ferocissima e spietata Dago-nota, a poche ore dalla fine del Consiglio dei ministri più turbolento da quando l’ex numero uno della Banca centrale europea si è seduto a Palazzo Chigi, quasi un anno fa. “In Consiglio dei ministri, un altro pezzo di Draghi si è sbriciolato – mette subito in chiaro Dagospia -. Vedere il celebrato SuperMario, farsi strattonare sulle misure anti-Covid dai rigoristi Pd, Fi e Leu e dalla Lega che minaccia lo strappo su obbligo vaccinale e green pass rafforzato, costretto quindi a una faticosa e penosa mediazione, ha dimostrato che l’ex governatore della Bce non è all’altezza di essere un leader”. Parole tombale, soprattutto perché all’orizzonte, molto vicino, c’è l’elezione al Quirinale e il premier è il candidato naturale, in un inedito incrocio istituzionale nella storia della Repubblica. Secondo molti retroscenisti, proprio il timore di spezzare la maggioranza che sarà chiamata ad eleggerlo, avrebbe convinto Draghi a trattare e cercare di accontentare tutti.

  16. Demetrio-Moncalieri ha detto:

    Se aprite l’Ansa, trovate scritto che adesso la fantomatica multa di 100 euro per gli over 50 non vaccinati sarà “una tantum”. Praticamente adesso il circo di palazzo Chigi si è inventato una nuova categoria di multa. In tutto questo, faccio notate una cosa. Sono passate più di 24 ore e ancora non è uscito fuori il testo definitivo di questo decreto. L’Ansa stessa scrive citando presunte fonti di palazzo Chigi ma non si rifà in alcun modo al decreto approvato e scritto in via definitiva. La domanda è semplice: se queste misure sono certe e definitive come vogliono far credere i media perché non ci mostrato direttamente il testo definitivo del decreto che lo conferma?
    https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/01/06/obbligo-vaccino-per-over-50-cento-euro-di-multa-una-tantum_aadc7ede-e419-4c50-85dd-6ead43c8d3d4.html

  17. Serena ha detto:

    Questo Stato d’Emergenza quanto ancora dovrà durare?
    E’mai possibile che nessun giudice ponga il problema?
    E’ legale che il governo continui a mantenere un Paese in uno stato di emergenza perenne.
    Siamo o meno in presenza di uno stravolgimento della Costituzione, giustificata di fatto sul COVID? Nonno Draghi quanto ancora ci terrai in questa semilibertà, libertà totale per pusher ed affini!!!

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