di Redazione. Non è tutto da buttare in questo paese alla deriva. E laddove lo Stato non arriva, ovvero dai più poveri, ma i poveri quelli veri, quelli che non hanno di che mangiare, che non sanno dove lavarsi e dormire, ebbene qui subentra la solidarietà e gli aiuti concreti delle comunità religiose, dell’associazionismo e del volontariato.
Il volto solidale di Roma annovera 42 mense; cene offerte in strada ai senza dimora da 41 associazioni di cui 14 gruppi parrocchiali; 43 centri stabili per trovare un posto letto; 29 servizi docce; 37 realtà dove curarsi; 174 centri di ascolto di cui 95 parrocchiali; 13 centri per le donne vittime di tratta; 25 scuole di italiano per stranieri, 11 delle quali presso le sedi di Sant’Egidio.
Sono 879 gli indirizzi e i servizi utili per chi non ha casa ed è in difficoltà economica e sociale illustrati nella Guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi” a Roma 2019, 29ª edizione presentata dalla Comunità di Sant’Egidio e dedicata a Modesta Valenti che morì senza dimora e senza ricevere soccorso alla stazione Termini.
Il volumetto in formato tascabile offre una fotografia utile a chi vive nell’indigenza e a chi vuole contribuire a contenere questa emergenza sociale, ma anche una chiamata alle armi, lanciata da Don Marco Gnavi, parroco di Santa Maria in Trastevere, a moltiplicare i cittadini-sentinella.
“Nel proprio quartiere, negli angoli dimenticati della propria città ciascuno di noi – ha detto Don Marco – può contribuire come sentinella segnalando al telefono della Comunità di Sant’Egidio 06.4292929 chi è alla ricerca di aiuto per mangiare, dormire, lavarsi e curarsi.
C’è una moltitudine di persone in difficoltà. Ogni loro esistenza è una domanda aperta e anche un’opportunità per superare il clima di indifferenza e rancore del momento. Un appello che trova sempre più volontari, di ogni età e professione, dai ristoratori ai legali, pronti a collaborare nella convinzione che vive per strada non deve essere condannato a restarvi”.
Nel 2018 la Comunità di Sant’Egidio ha distribuito a Roma 5 tonnellate di generi alimentari a settimana e 3 tonnellate di abbigliamento a settimana. Mentre ai clochard sono andati 22mila coperte e sacchi a pelo in un anno, 12mila prodotti per l’igiene personale, coi centri che hanno distribuito in un anno 40mila pacchi alimentari.
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…