Il governo del cambiamento non ‘cambia’ di una virgola la stangata Imu – Tasi.

di Redazione. Il governo del cambiamento in realtà sta ‘cambiando’ poco e niente, soprattutto per chi campa di stipendio o di pensione e ha pure la sfiga di avere una casa di proprietà.
Per lavoratori dipendenti e pensionati, infatti, resta tutto come prima: stipendi e pensioni ai minimi storici, fanalino di coda della retribuzione media pro-capite nella Comunità Europea, e tasse ai limiti dell’usura! Tant’è che una casa di proprietà, se non addirittura una seconda casa, è considerata anche dal governo Lega-M5s un vero e proprio lusso, un bene da tassare pure se a rendita zero!
E questo per tutti i governi da ieri ad oggi, ovvero da quando è stata introdotta l’imposta sugli immobili. Insomma la casa di proprietà è un peccato tanto grave da doverlo espiare ogni anno a suon di denari. Infatti, oltre all’immondizia, all’Irpef, alle tasse sulle bollette che costano più di quanto si consuma di luce, gas e acqua, arriva puntuale come sempre la stangata dell’Imu e della Tasi.
Cosicchè entro il 17 dicembre i cittadini italiani rei di possedere un immobile dovranno aprire il portafoglio e versare l’ennesimo salasso nelle casse dello Stato. In pochi giorni gli italiani verseranno circa 10 miliardi all’erario.
Attualmente non sono previsti aumenti, ma attenzione al 2019. Dal prossimo anno infatti potrebbe essere riattivata la leva fiscale che dà l’opportunità ai Comuni di poter aumentare le tasse locali.
L’Imu e la Tasi non sono dovute comunque sull’abitazione principale e anche sulle pertinenze come ad esempio i box, le cantine o i solai per tutte le case che rientrano all’interno di alcuni parametri catastali.
Sarà obbligatorio invece il versamento per tutte le abitazioni principali considerate di “maggior pregio” come quelle di categoria A1, A8 e A9.
L’Imu, inoltre, riguarda tutti i proprietari di immobili usati come seconde case, ma anche i fabbricati affittati o sfitti.
L’Imu, va ricordato, si paga anche sugli immobili in uso gratuito.
L’Imu e la Tasi inoltre dovranno essere pagate anche per i negozi, gli uffici e i capannoni industriali.
La Tasi è anche pagata dagli inquilini per le case in affitto.
Insomma, prima di Natale scatterà la mazzata fiscale su chi possiede un bene immobile e addio tredicesima!

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