Povera Patria.

di Maria Pia Caporuscio. Nel sentire i nomi dei personaggi a cui il presidente della Repubblica ha affidato l’incarico di formare il governo, vengono i brividi! Messi da parte gli uomini più ragionevoli e consapevoli degli errori commessi e quindi desiderosi di voltare pagina, si affida la guida del paese alla parte peggiore degli stessi individui. L’ultima mossa del Presidente uscente sarà il vero tsunami per il nostro paese, altro che quello che annunciava Beppe Grillo! Caro Bebbe questo che sta per abbattersi sulla popolazione italiana non sarà lo tsunami di cui parlavi, ma un vietnam! Era questo il cambiamento che volevi? Era imponendo il divieto ad un accordo con Bersani, che avresti salvato l’Italia? Ti rendi conto ora di cosa hai combinato nel chiudere la porta a chi ti chiedeva aiuto, per riportare la politica sul binario giusto? Hai chiuso la porta in faccia a chi ancora possedeva un briciolo di moralità, spalancando (purtroppo per noi) le porte alla parte peggiore. Ma come hai potuto credere che lasciando nelle mani di quelli che l’hanno violata la politica, avresti potuto cambiarlo il sistema? Questa tua ostinazione costerà sangue a tutti gli italiani. Avevi nelle mani la possibilità reale di mandare a casa quella feccia, che per trent’anni ha occupato il Parlamento e ti sei rifiutato di farlo, povera patria! Questa sorta di governo è un insulto al popolo italiano che ha chiaramente espresso nelle urne il desiderio di un cambiamento radicale, è una indecenza se non una provocazione contro milioni di cittadini. Uno spudorato inciucio per continuare a crocifiggere gli italiani, una sorta di golpe con l’epurazione del movimento 5 Stelle, per promuovere la più becera formazione governativa che si potesse fare. Ora si rende per davvero necessaria una sollevazione democratica di chi ha a cuore la Costituzione. Queste “personalità” scelte dal presidente della Repubblica italiana mostrano chiaramente l’intenzione di voler salvare tutti i malviventi che in questi anni hanno occupato e massacrato le istituzioni.

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