Politica 2.0, troppo Social e poco Istituzionale.

di Giovanna Lavazza. Nella vita esistono dei ruoli ben precisi, così è nello sport, nella società, nel lavoro, ecc, ecc. Chi fa il Ministro deve fare il Ministro, ovvero lavorare all’interno del suo dicastero al servizio dei cittadini e del parlamento.
L’uomo di spettacolo, viceversa, deve cercare la folla, la platea, il pubblico, l’applauso. A mio avviso oggi la politica è troppo Social e poco Istituzionale. Il politico eletto dal Popolo, deve fare buone leggi ed assicurare il benessere della gente.
I bagni di folla, i social servono all’immagine, alla popolarità, col rischio che sconfini nel culto della persona. Incontrare i cittadini è un conto, passare molto tempo sui social significa togliere tempo ed energie agli impegni istituzionali.
Il presidiare tutte le TV, l’essere da tutte le parti a mio avviso non ha nulla a che fare col ruolo istituzionale e di governo. Il lavoro a tavolino a scrivere leggi e decreti, richiede calma e concentrazione. I riflettori vanno bene nel mondo dello spettacolo, in politica non aiutano a risolvere i problemi. La politica non è spettacolo e se lo diventa non è più politica ma avanspettacolo, cabaret, intrattenimento e a volte persino farsa!

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