Pogba positivo al doping, carriera finita?

Altra tegola sulla Juventus: Paul Pogba positivo al testosterone, le controanalisi confermano l’esito del controllo antidoping. Il trentenne centrocampista francese della Juventus è risultato positivo al controllo effettuato dopo la gara Udinese-Juventus del 20 agosto, prima giornata del campionato di Serie A 2023-2024. Nel match, Pogba non è sceso in campo.

Pogba, secondo le ricostruzioni, avrebbe assunto un integratore consigliato da un medico amico, senza consultare la Juventus e lo staff medico del club. Si sarebbe trattato quindi di una leggerezza da parte del centrocampista francese, che avrebbe assunto la sostanza dopante per errore. Ora, dopo la positività confermata dalle controanalisi, Pogba rischia una squalifica di 4 anni che, ovviamente, condizionerebbe pesantemente la carriera del calciatore.

Adesso, il futuro del 30enne è a dir poco a rischio. In caso di squalifica, cosa farà la Juve? Il contratto verrà rescisso?

Nell’immediato, è a dir poco in bilico il rapporto con la Juventus. Il transalpino è tornato a Torino nell’estate 2022 dopo la scadenza del contratto con il Manchester United. Pogba, alla seconda avventura bianconera, nella scorsa stagione. Nella preseason 2022 il francese si è procurato una lesione al menisco e si è sottoposto all’operazione solo dopo un’infruttuosa terapia conservativa. Pogba è rimasto ai margini della Juve, complici anche problemi muscolari, per tutta l’annata.

La stagione 2023-2024 avrebbe dovuto essere quella del riscatto e invece… ennesimo stop per Pogba che a 30 anni suonati, alla luce dei ripetuti guai fisici e stop collezionati nelle ultime tre stagioni, potrebbe voler dire carriera finita!

Juventus' Paul Pogba during training on the eve of the UEFA Europa League semi-final against Sevilla at the Continassa in Turin, Italy, 10 May 2023 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Il campione del mondo del 2018 con la Francia resta ovviamente sospeso cautelarmente e ora si può aprire l’indagine della procura antidoping di Nado Italia. I tempi dell’inchiesta potrebbero anche essere rapidi, il passaggio cruciale sarà quello dell’interrogatorio dello stesso Pogba, che come primo obiettivo dovrà cercare di dimostrare l’assenza di dolo e l’assunzione inconsapevole.

Questo potrebbe abbassare l’asticella dai quattro a due anni di squalifica. Poi Pogba potrebbe anche provare a sondare la strada del patteggiamento, ma è tutta da verificare la possibilità che la procura antidoping possa giungere a un accordo. Se non ci fosse un accordo, Pogba potrebbe essere rinviato al processo sportivo presso il Tna. C’è anche la possibilità che lo juventino chieda la cosiddetta “udienza unica” presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ma per percorrere questa strada ci vorrebbe il via libera di Nado Italia, la struttura che organizza l’attività antidoping del nostro paese, e della Wada, l’Agenzia Mondiale Antidoping.

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