Pensioni, da luglio la ‘nuova’ quattordicesima: fino a 655 euro.
Ora va bene tutto, va bene sostenere i redditi più bassi e le famiglie più povere, ma non per questo bisogna penalizzare tutti coloro, pensionati e lavoratori dipendenti, che percepiscono un assegno mensile intorno ai 1.000 euro, altrimenti si finisce con il livellare verso il basso ogni genere di assegno da lavoro dipendente! Quindi, nella giusta proporzione, sarebbe etico e costituzionalmente corretto provvedere anche ad un riequilibrio delle retribuzioni italiane che ristagnano al di sotto della media europea, altrimenti in Europa che ci stiamo a fare solo per pagare le tasse e per prenderci centinaia di migliaia di migranti? Comunque, a luglio arriva la quattordicesima mensilità ai pensionati con almeno 64 anni e con un reddito complessivo individuale fino ad un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo. Tradotto in soldoni tra i 336 e i 655 euro in più. Questa è la cifra che il mese prossimo riceveranno 3,57 milioni di pensionati italiani a titolo di quattordicesima mensilità. La platea, come emerge dai dati Inps diffusi giovedì, risulta allargata di 1,4 milioni di persone rispetto a quella del 2016 perché la legge di Bilancio 2017 ha previsto che abbia diritto al “bonus” anche chi riceve un assegno compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, che è di 501,8 euro. E ha aumentato l’importo per i beneficiari di pensioni uguali o inferiori a 1,5 volte il minimo. Il totale dei beneficiari sale così da 2,12 a 3,57 milioni di italiani. L’ampliamento della platea farà aumentare l’esborso per lo Stato da 854 milioni a 1,72 miliardi. La “nuova” quattordicesima non occorrerà chiederla, perchè l’accredito sarà automatico. Ne hanno diritto anche i titolari di pensioni di reversibilità, che ricevono però solo il 60% di quanto sarebbe andato al coniuge defunto. Non spetta a chi riceve trattamenti di carattere assistenziale come l’assegno sociale Inps (ex pensione sociale), la pensione di invalidità civile, quella di vecchiaia a favore delle casalinghe. Né ai titolari di pensioni erogate da enti privati come Enasarco, Inpgi e le altre casse previdenziali dei professionisti. Rientrano in questi parametri circa 3,4 milioni di pensionati privati e 125mila pubblici, oltre ai 6mila del settore sport e spettacolo. Di questi, spiega la tabella Inps, circa 2 milioni di ex lavoratori privati e pubblici denunciano una pensione poco sopra i 9mila euro annui (1,5 il trattamento minimo) e in 1,45 milioni, invece, percepiscono un assegno di circa 13mila euro (tra 1,5-2 volte il trattamento minimo). La spesa maggiore è per i pensionati privati con una pensione non superiore ai 9mila euro annui che complessivamente assorbono circa 1,6 miliardi di euro. I pensionati che hanno redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo, pari a 9.786,86 euro annui e che usufruivano già della quattordicesima hanno diritto a 437 euro se da dipendenti hanno versato fino a 15 anni di contributi, 546 euro tra i 15 e i 25 anni di contributi e 655 euro oltre 25 anni di contributi per il lavoro dipendente e 28 per quello autonomo. Chi ha un reddito compreso tra 9.786,86 a 13.049,15 euro riceverà 336 euro fino a 15 anni di contributi, 420 euro tra 15 e 25 anni, 504 euro con contributi oltre 25 anni. Queste cifre valgono per i pensionati da lavoro dipendente, mentre per i lavoratori autonomi vanno aggiunti tre anni in più di contributi.
In ITALIA siamo di fatto una MONARCHIA cara da mantenere e che rende pochino.
TUTTI, TUTTI, TUTTI in Italia tanto pagano i fessi di Italiani
QUALCUNO ha chiesto di rivedere il cambio LIRA \ EURO?
IO vedo auto, auto, auto, auto. Vedo che si spende per sigarette, giochi,...Ci sarà povertà ma quello che vedo è…
I nostri cari sindacalisti parlano bene ma razzolano male, anzi malissimo. Condivido appieno l'analisi del post: Dove stavano i sindacti…