I contributi versati dai lavoratori nelle casse dell’Inps sono dei lavoratori e di nessun altro!

Siamo il paese con gli stipendi più bassi d’Europa, il più elevato tasso di disoccupazione, il più alto debito pubblico, e una legge Fornero che ci manda in pensione a 70 anni con quattro soldi. Per contro, in tutti gli altri stati della Ue l’età legale media di accesso alla pensione, nel settore privato, per gli uomini è di 64 anni e 2 mesi, mentre per le donne è di 63 anni. Ora, premesso che se un lavoratore italiano percepisse uno stipendio tipo quello di un deputato
della Repubblica, molto probabilmente vorrebbe restare incollato a quello scranno per tutta la vita, va detto che occorre mettere mano alla legge Fornero con una certa urgenza, ripristinando il tetto dei 40anni di contributi quale lasciapassare indiscutibile per il pensionamento a prescindere dall’età anagrafica, e rivedere il Sistema Contributivo che deve essere in grado di garantire un assegno previdenziale del tutto simile a quello dell’ultima busta paga percepita. Questo è possibile facendo emergere il sommerso, ovvero il ‘lavoro nero’, applicando il sistema contributivo a tutti, anche in maniera retroattiva, portando le retribuzioni dei lavoratori ai livelli della media europea, riducendo il cuneo fiscale, e soprattutto separando l’assistenza dalla previdenza: i contributi versati dai lavoratori nelle casse dell’Inps sono soltanto ed esclusivamente dei lavoratori e di nessun altro!

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