Pd a rischio scissione.

Il problema di fondo del Partito Democratico non è Elly Schlein e non sono pure le primarie, con la loro singolare regola secondo la quale il voto del gazebo – quindi di iscritti, non iscritti, simpatizzanti, odiatori, chiunque – vale più di quello degli iscritti e dei militanti, dove aveva prevalso col 60% Stefano Bonaccini alla guida dei dem.

Resta quindi il sospetto che Elly sia stata spinata alla guida del partito da un voto estraneo a quello del PD.

Insomma, per dirla alla Bersani, la famigerata mucca nel corridoio!

Ma non è questo il problema.

Il problema di fondo del PD è uno solo, ed è riconducibile al suo peccato originale consumato subito dopo ‘mani pulite’, quando il pool di Milano spazzò via la Democrazia Cristiana e il Partito socialista, e i comunisti tentarono di rimettere assieme i cocci con la fusione a freddo di ciò che restava dei vecchi partiti: comunisti, democristiani, socialdemocratici e liberali, tutti dentro uno stesso contenitore.

Una fusione che non è mai riuscita e che forse oggi, proprio grazie ad Elly, potrebbe portare all’ennesima scissione della Sinistra restituendo corpo alle sue varie e contraddittorie anime.

Una scissione che farà più bene che male al nuovo PD.

 

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