Non sanno più che pesci pigliare!

di Angelo D’Amore. Il Prof. Monti, ribattezzato Super Mario, chiamato al capezzale di un’Italia in coma profondo, a sancire il totale fallimento della classe politica nazionale, deve affrontare il suo primo momento di empasse. Nonostante i sacrifici imposti, considerati necessari dalla quasi totalità degli italiani, dal profondo degli abissi in cui siamo sprofondati, non si scorge ancora la luce. Per scongiurare un ulteriore aumento dell’IVA al 23%, previsto per il prossimo mese di ottobre (scadenza siderale per tante famiglie ed imprese che ormai vivono alla giornata), il Presidente del Consiglio si affida a dei super-tecnici. Loro compito è continuare a tagliare, per evitare il tanto temuto default. La trovata più eccentrica, per non dire mortificante per noi poveri e tartassati cittadini contribuenti, è che il Governo abbia addirittura aperto una pagina web per raccogliere consigli e suggerimenti di noi italiani, su come racimolare quattrini. E’ proprio il caso di dire che i nostri governanti non sanno cosa fare. Ultimamente, Grillo è stato accusato di facile populismo, di lucrare sul clima di grande inquietudine sociale e depressione economica. Vi giro di seguito il suo ultimo post, dove poter trovare (qualora ce ne fosse bisogno) qualche idea per risparmiare qualche euro da utilizzare per più nobili e necessarie iniziative. Ma davvero i super-tecnici hanno bisogno di consultare l’opinione pubblica per farsi “illuminare”? O forse preferiscono non agire in prima persona contro la casta dei partiti e le loro “ruberie legalizzate”?

 

Esprimi la tua opinione al Governo! di Beppe Grillo. I partiti hanno fallito. Di fronte al baratro hanno chiamato i tecnici. I tecnici a loro volta hanno fallito. Di fronte alla prospettiva di essere inseguiti, insieme ai politici, da cittadini armati di forconi hanno chiamato i supertecnici. I supertecnici hanno mangiato la foglia, anche perché non gli resta più nessuno da chiamare. Amato, Bondi e Giavazzi sono rimasti con il cerino in mano. Devono tagliare, ma non sanno da dove iniziare. E allora perché non chiederlo on line alla casalinga di Voghera (“Italiani, segnalateci gli sprechi”)? Sul sito del governo è stato pubblicato un modulo per ricevere i contributi dei cittadini sui tagli alla spesa con il titolo “Esprimi la tua opinione”. Un titolo che di per sé è un’istigazione a delinquere. Paghiamo politici, tecnici e supertecnici per contenere i costi dello Stato e questi hanno la faccia di bronzo di chiedere consiglio a noi, quando sanno benissimo dove tagliare, iniziando da loro stessi.La pomposa “spending review” prevede un risparmio di 4,2 miliardi nel 2012 per evitare l’aumento dell’Iva di due punti a ottobre. Più che chiamarla “spending reviù”, con il solito malcostume di usare parole inglesi per darsi importanza, tipico dei provinciali, dovrebbero chiamarla “presa per il cù”. Infatti per tagliare non ci vuole nulla. Si possono risparmiare sette miliardi annui livellando le pensioni a un massimo mensile di 3.000 euro, recuperare i 98 miliardi evasi dalle società di slot machines, un miliardo non erogando finanziamenti pubblici ai partiti, 400 milioni annui tagliando contributi diretti e indiretti ai giornali, 600 milioni annui con il rientro dei nostri soldati dall’Afghanistan, 10 miliardi non comprando i cacciabombardieri F35, qualche miliardo con la soppressione delle Province, un centinaio di milioni annui di risparmio dal Quirinale che costa quattro volte Buckingham Palace, 22 miliardi rinunciando all’inutile TAV in Val di Susa, 3/4 miliardi annui con il ritorno allo Stato delle concessioni autostradali il cui utile va a società private come Benetton. Questi e altri punti sono contenuti nel sondaggio del blog di alcuni mesi fa “I 20 PUNTI DELLA MANOVRA ECONOMICA DEI CITTADINI”. Tralascio macchine blu, doppi incarichi, eliminazione dei vitalizi parlamentari, riduzione del 60% degli stipendi di deputati, senatori e consiglieri regionali, le scorte, un tetto massimo di 200.000 euro per i dirigenti di aziende statali, eccetera.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *