Minaccia di scioglimento del comune di Bari, la conferenza di Decaro.

di Michele Macelletti. Il sindaco di Bari è arrivato con un faldone di documenti ed è stato accolto da un lungo applauso dei presenti in conferenza stampa. “Questo è un atto di legittima difesa della nostra città” ha detto Decaro. “Il problema vero è il trasformismo, è quello che dobbiamo combattere. E ho colpa pure io perché quelle persone arrestate, gira e gira, me le sono ritrovate in maggioranza” ha aggiunto il sindaco.
Decaro, poi, ha sottolineato come lui stesso abbia “denunciato” delle persone che votavano per liste legate a lui perché a conoscenza che qualcuno aveva offerto loro del denaro. “Perché il voto non si compra. Qualcuno ha fatto denunce nel centro destra? No. Con me lo ha fatto il M5s con cui abbiamo anche fatto un corteo” ha detto il sindaco di Bari.
Il ministro dell’Interno Piantedosi, deciso a fare pulizia nell’amministrazione comunale di Bari, ha nominato una commissione ministeriale per accertare le presunte infiltrazioni mafiose nel Consiglio comunale. Il sindaco Decaro, visibilmente scosso, ha reagito con un’esplosione di rabbia sui suoi profili social, usando parole forti e accusando il ministro di aver dichiarato una vera e propria “guerra” alla città.
La notizia ha scatenato una serie di polemiche e accuse da parte del sindaco, che ha minacciato addirittura di rinunciare alla scorta se solo ci fosse anche un solo sospetto di infiltrazione criminale nel comune.
La conferenza stampa convocata da Decaro per affrontare la questione è stata teatro di momenti incandescenti, con il sindaco che ha puntato il dito contro il trasformismo e ha ammesso di aver avuto persone arrestate nella sua maggioranza.
Inoltre, Decaro ha sottolineato di aver denunciato persone legate a lui che avevano ricevuto offerte di denaro in cambio di voti, sottolineando il suo impegno per la trasparenza e la legalità.
Insomma, la questione delle presunte infiltrazioni mafiose nel Consiglio comunale di Bari si fa sempre più intricata. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se la commissione ministeriale riuscirà a fare chiarezza su una vicenda tanto complessa e delicata.

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