L’Italia chiude alle 18. Guerriglia a Napoli, Torino e Milano.

di Giacomo-TO. Monta la protesta in tutta Italia dopo l’ultima stretta legata al Dpcm che prevede, tra l’altro la chiusura dei locali dopo le 18 e lo stop a palestre e attività sportive. I tassisti a Torino hanno occupato piazza Castello, a Cremona i ristoratori hanno battuto le pentole davanti alla prefettura e poi le hanno lasciate a terra come in un cimitero di stoviglie, a Catania hanno tirato bombe carta davanti alla prefettura, a Treviso in mille hanno sfilato in corteo, a Viareggio giovani hanno bloccato il traffico e lanciato fumogeni e petardi: in tutta Italia si sono svolte manifestazioni di protesta contro il Dpcm che impone le nuove chiusure per limitare il contagio da Covid. Altre se ne annunciano per le prossime ore. In piazza anche a Genova tra ristoratori, lavoratori dello spettacolo e no maskTensioni in serata nelle piazze, da Napoli a Milano a Torino, anche a Trieste. Sparati fumogeni e molotov contro le forze dell’ordine. Fermato un manifestante a Napoli, un ferito nel capoluogo piemontese. In migliaia in piazza da Milano, a Napoli, a Palermo, a Torino, a Roma, a Trieste. Lancio di fumogeni e molotov contro le forze dell’ordine. Un ferito e vetrine infrante nel capoluogo piemontese, 10 fermati. Due i fermi a Milano, ferito un poliziotto. Sale l’allerta del Viminale. Corteo sotto la Regione Campania, a Napoli. Non si ferma la rabbia dei ristoratori, dei commercianti e dei titolari di palestre penalizzati dal nuovo Dpcm.

Rivoluzione
31. E tuttavia lo sappiamo: l’insurrezione rivoluzionaria – salvo nel caso di una tirannia evidente e prolungata che attenti gravemente ai diritti fondamentali della persona e nuoccia in modo pericoloso al bene comune del paese – è fonte di nuove ingiustizie, introduce nuovi squilibri, e provoca nuove rovine. Non si può combattere un male reale a prezzo di un male più grande.
(Populorum Progressio – PaoloVI°)

Pochi conoscono e leggono le Encicliche. Documenti importanti. La Populorum progressio è un capolavoro di stile letterario. In poche righe descrive un quadro che nessun politico o giornalistucolo è in grado di fare. Altro che questo Papa, Paolo VI° un immenso Papa! Paolo VI° un grandissimo Papa, lo rimpiango. Ottimo il richiamo ad un passo dell’Enciclica, in alcuni casi la Rivoluzione è ammessa, ed a dirlo è un grandissimo Papa e non certo un rivoluzionario.

In Italia non siamo in presenza di una dittatura Sanitaria che agisce a colpi di DPCM?
Il Parlamento non è marginalizzato?
I diritti fondamentali, in nome della prevenzione del virus, non vengono intaccati?
Dovremmo porci queste domande, di fronte ad un bombardamento orario.
Molti ricercatori non sono in linea con la nomenclatura ufficiale.

Ieri sera a Torino sono stati saccheggiati dei negozi: poveri negozianti.
Lo vogliono capire Conte&C che il Paese non li sopporta più.
La gente ha problemi: Casa, Lavoro, Salute, ecc.
Non si può bloccare l’Economia.
E’ giusto bloccare il virus, ma non nei modi sbagliati scelti da questo governoi.
Non bisogna esasperare la gente: lo vogliono capire o no Conte&C?

Io sono per la pace, ma una bella Rivoluzione Gandiana serve eccome se serve!

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3 Responses

  1. Marcello Gallo ha detto:

    Torino,…, dimostrano che l’attuale classo dirigente non è più gradita ma pèare che non lo capisca

  2. Sandra Nerino ha detto:

    Siamo in presenza di una democrazia parlamentare solo nominale!
    Conte, Conte, Conte ed ancora Conte.
    Deve essere il Parlamento, ben 1.000 parlamentari che manteniamo NOI, a dettare le linee guida sul Covid come su tutto, non siamo una Repubblica presidenziale, e questo mummiarella lo sa!!!

  3. Libera-MI ha detto:

    Paolo VI° un grandissimo Papa lo rimpiango.
    Ottimo il richiamo ad un passo dell’Enciclica, in alcuni casi la Rivoluzione è ammessa, ed a dirlo è un grandissimo Papa e non certo un rivoluzionario.

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